Nel mirino Bernardo Riina, già condannato a 8 anni. Sigili a tre aziende agricole, terreni, fabbricati, conti correnti per un valore di 16,7 milioni
PALERMO. Beni per un valore complessivo di oltre di 16,7 milioni di euro sono stati sequestrati dal Gico della Guardia di Finanza a Bernardo Riina, 72 anni, cugino del capo di Cosa Nostra Totò Riina.
Arrestato quattro anni fa, Bernardo Riina è stato condannato nel 2008 dalla Corte d'appello di Palermo a otto anni di reclusione per associazione mafiosa e favoreggiamento nei confronti di Bernardo Provenzano, di cui avrebbe coperto la latitanza recandosi più volte presso il covo in cui fu arrestato a Montagna dei Cavalli.
Tra i beni confiscati, intestati all'indagato e ai suoi familiari, tre aziende agricole, del valore di 1,8 milioni di euro, 40 tra terreni e fabbricati rurali, per una estensione complessiva di oltre 500 mila metri quadrati ed un valore superiore a 14,5 milioni di euro, autovetture, macchine e attrezzature agricole del valore stimato in 370 mila euro circa, nonché conti correnti, libretti postali, e altre disponibilità finanziarie per oltre 30 mila euro.
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