BARI – Cercavano di investire i proventi derivanti dal traffico di droga nell’acquisto di immobili le cinque persone appartenenti al clan Li Bergolis i cui beni – del valore complessivo di circa 500.000 euro – sono stati sequestrati oggi dalla Dia di Bari in collaborazione con i carabinieri della Compagnia di San Severo e Cerignola. Il decreto di sequestro preventivo di beni è stato emesso dal Gip del Tribunale di Bari, Susanna De Felice, su richiesta del sostituto procuratore antimafia di Bari Francesco Cavone.
Il provvedimento è stato eseguito nei confronti di Michele Antonicello, Rocco Mazzeo, Onofrio Palazzo, Michele Scanzano e Raffaele Tomasicchio, tutti accusati di traffico di cocaina e hascisc ed arrestati dai carabinieri della Compagnia di San Severo nell’ambito dell’operazione chiamata 'Remakè eseguita nel settembre del 2009.
Con lo scopo di garantire un tetto più confortevole a se stessi ma soprattutto ai componenti del proprio nucleo familiare, gli indagati – secondo quanto accertato dagli investigatori – cercavano di investire i proventi del traffico di droga nell’acquisto di beni immobili, riuscendo ad ottenere anche la concessione di mutui malgrado una insufficiente redditività dichiarata.
I sequestri compiuti oggi hanno riguardato, in particolare, un appartamento e due garage che si trovano a San Severo (Foggia), un altro immobile che si trova a Cerignola (Foggia) e quattro automobili: tra questi automezzi c'è anche la vettura utilizzata da Michele Antoniciello per trasportare la droga da Cerignola a Sannicandro Garganico ed Apricena, nel foggiano.
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