martedì 13 marzo 2012

Colpita la rete dei fiancheggiatori del boss latitante "Mico" Condello

Operazione dei carabinieri a Reggio su disposizione della Direzione distrettuale antimafia: arresti e sequestri di beni. Trovati i biglietti con i quali il boss ringraziava dell'ospitalità. Domenico Condello è ricercato dal 2004: è considerato uno dei latitanti più pericolosi
 Si stringe a Reggio la morsa su Domenico “Mico” Condello, il boss su cui pende una condanna all'ergastolo, latitante dal 2004 e inserito nell'elenco dei ricercati più pericolosi. Un'operazione condotta dai carabinieri del Ros di Reggio Calabria e dal nucleo investigativo del Comando provinciale reggino dell'Arma, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia, è in corso nella città dello Stretto e ha colpito un gruppo di persone ritenute favoreggiatori del fuggitivo. Nel mirino delle forze dell'ordine, secondo quanto appreso, ci sono la moglie, gli zii, i cognati, il nipote, il padre e le sorelle del ricercato, una delle quali sposata con Antonino Imerti, esponente di vertice della 'ndrangheta, detenuto e coinvolto pure nell'indagine corrente.
Una rete che garantiva ospitalità, ma anche la possibilità per i familiari più stretti di incontrare don Mico. E proprio durante una perquisizione, gli investigatori dell'Arma avrebbero trovato anche alcuni biglietti - uno dei quali firmato “compare M.” - nei quali il boss ringraziava per l'alloggio e affidava alcuni oggetti che sarebbero poi tornati utili nel caso di una sua sosta successiva.
Nel corso del blitz, ritenuto il naturale proseguimento dell'operazione “Reggio-Nord” portata a termine nell'ottobre scorso, è stato disposto anche il sequestro di un'attività commerciale del valore di un milione di euro, oltre ad autovetture e motocicli di proprietà delle persone che supportavano la latitanza di Condello.

1 commento:

  1. Purtroppo,nel mazzo di carte dei 18 arrestati,che figurano nell'Operazione " Lancio" del Ros e del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria diretto dal Colonnello Pasquale Angelosanto,è l'asso pigliatutto:il Superlatitante Domenico Condello figurativamente presente nella lista dei 10 di massima pericolosità stilata dal Ministero dell'Interno è latitante dal 1993 con la pena detentiva all'ergastolo.
    Una seconda operazione - dopo la Reggio Nord - che è stata buttata alle ortiche.
    Attendiamo la 3°,nell'interesse generale di poterla condurre in porto con successo.
    Grazie...-

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