giovedì 6 maggio 2010

Truffe a finanziaria, operazione della Polizia ad Agrigento


Truffe a finanziaria, operazione della Polizia ad Agrigento


AGRIGENTO

Tredici provvedimenti cautelari sono stati eseguiti, all’alba, dalla sezione della polizia giudiziaria, e dai poliziotti della Squadra Mobile, nei confronti di presunti appartenenti a una associazione per delinquere finalizzata alle truffe ai danni di finanziarie.
Le 13 persone, residenti fra i Comuni di Canicatti’ e San Giovanni Gemini, nell’Agrigentino, e Delia e Sommatino, nel Nisseno, producendo delle false buste paga attestanti un impiego pubblico chiedevano secondo l’accusa finanziamenti di 20-30 mila euro circa. Le somme ottenute ammonterebbero complessivamente ad oltre un milione e mezzo di euro, che rimanevano insoluti dato che la posizione reddituale prodotta era falsa.
I provvedimenti, 4 in carcere, 2 ai domiciliari e 7 divieti di dimora, sono stati firmati dal gip di Agrigento Stefano Zammuto su richiesta del sostituto procuratore Lucia Brescia. I dettagli dell’operazione verranno illustrati in una conferenza stampa che si terra’ in mattinata in procura.

Per gli indagati il reato ipotizzato e’ di associazione per delinquere finalizzata ad ottenere ingenti somme di denaro ai danni di societa’ finanziarie nazionali ed internazionali.
La tecnica adoperata era quella di realizzare falsa documentazione attestante l’esistenza di un rapporto di lavoro con Enti pubblici facevano ottenere a inesistenti dipendenti della Pubblica amministrazione finanziamenti personali garantiti dalle retribuzioni che, ovviamente, non avevano riscontro nella realta’ e non venivano pertanto onorati.
Il reato ipotizzato .
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Agrigento, Lucia Brescia, hanno permesso di ricostruire con la banda riuscisse a ’superare le garanzie del sistema e con un’inquietante capacita’ di insinuarsi negli apparati burocratici di Enti pubblici territoriali, falsificando documenti e rubando l’identita’ di ignari dipendenti pubblici’.
Alle 11, nella sala riunioni della Procura della Repubblica di Agrigento, ci sara’ un incontro con i giornalisti per approfondimenti sull’inchiesta. Parteciperanno il procuratore capo Renato Di Natale e l’aggiunto Ignazio Fonzo.

Il GIP di Agrigento dispone 13 misure cautelari

Questa mattina personale della Squadra Mobile in supporto a personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, ha eseguito l'ordinanza applicativa di misura cautelare del G.I.P. del locale Tribunale, emessa lo scorso 29 aprile. Tredici le persone destinatarie del provvedimento, gravemente indiziate del reato di Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe. A seguito di indagini é stato accertato che gli indagati, attraverso la presentazione di false buste paga, riuscivano ad ottenere da società finanziarie e istituti di credito, finanziamenti e prestiti che non venivano successivamente onorati. Pertanto la predetta Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere per: AMICO Gioacchino, nato a Canicattì il 16.4.1986; REINA Baldassare, nato a Vallelunga Pratameno il 22.9.1955; MICELI Francesco, nato a S. Giovanni Gemini il 20.9.1951; PIRRELLO Vincenzo, nato a Sommatino (CL) il 12.10.1959. Gli Arresti domiciliari, sono stati disposti per: CATANESE Angela, nata a Canicattì il 23.3.1960; REINA Baldassare, nato a Vallelunga Pratameno il 28.10.1954. Infine, altre sette persone: GIOCOLANO Mariannina, nata a S. Giovanni Gemini il 13.10.1957; MANGIAPANE Giuseppe, nato a Cammarata il 28.1.1959; CATANIA Davide, nato a Canicattì il 22.4.1976; DI CARO Pietro, nato a Canicattì il 7.3.1972; MILITELLO Carmelo, nato a S. Giovanni Gemini; CONTINO Antonio, nato a Camastra il 11.1.1947; CURTO Antonio, nato a Canicattì il 28.7.1955, sono state sottoposte alla misura del divieto di dimora.

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