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mercoledì 12 maggio 2010
“Chiesto l’arresto di Lombardo” ma la Procura smentisce: “Nessun provvedimento”. E Raffaele ringrazia il procuratore
“Chiesto l’arresto di Lombardo” ma la Procura smentisce: “Nessun provvedimento”. E Raffaele ringrazia il procuratore
CATANIA- La Procura della Repubblica di Catania ‘non ha avanzato alcuna richiesta nei confronti del presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo o di altri politici’ nell’ambito dell’inchiesta aperta sulle indagini del Ros su mafia e appalti. Lo afferma il procuratore capo Vincenzo D’Agata, anticipando all’Ansa il testo di una sua dichiarazione sulla notizia pubblicata oggi dal quotidiano la Repubblica, secondo la quale i pm catanesi avrebbero chiesto al gip l’arresto del governatore, del fratello Angelo e di altri politici. “Con riferimento a notizie pubblicate sull’edizione odierna del quotidiano La Repubblica – si legge nella nota diffusa dal procuratore Vincenzo D’Agata – al fine di evitare inopportune strumentalizzazioni delle attività dell’ufficio, in vista di finalità che gli sono assolutamente estranee e alle quali non intende prestarsi, la Procura distrettuale di Catania precisa quanto segue: l’ufficio – afferma il procuratore D’Agata – non ha avanzato alcuna richiesta nei confronti del governatore Lombardo o di altri politici; ogni differente notizia al riguardo, comunque diffusa e a qualsiasi personaggio politico riferita – sottolinea il magistrato – è pertanto del tutto priva di ogni fondamento. Allo scopo, infine, di evitare che attraverso iniziative mediatiche, anche dal doveroso riserbo dell’Ufficio si tenti di trarre illazioni circa gli orientamenti, le valutazioni o le determinazioni del medesimo, la Procura distrettuale – conclude il procuratore D’Agata – non interloquirà più in alcun modo sull’argomento”. Nell’inchiesta, aperta dalla Procura di Catania dopo indagini svolte dal Ros che ha presentato una rapporto di circa 5 mila pagine al vaglio della Dda etnea, sono indagate circa 70 persone, compresi alcuni politici.
Il ringraziamento di Lombardo
‘Ho sempre avuto piena fiducia nella magistratura e nelle forze dell’ordine. Voglio una Sicilia che continui finalmente il percorso di sviluppo nella legalita’ che abbiamo intrapreso e che si tenta in tutti i modi di fermare’. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, commentando gli articoli che riguardano l’indagine in cui e’ coinvolto a Catania, apparsi oggi sul quotidiano ‘La Repubblica’.
‘Le riforme – aggiunge – che stiamo realizzando non hanno precedenti in Sicilia: nella sanita’, nei rifiuti, nella gestione dell’acqua, in campo energetico e nel sistema burocratico. La Sicilia andra’ avanti, malgrado attacchi ed avversari sempre piu’ inquietanti. Ringrazio il capo della Procura di Catania, Vincenzo D’Agata, per la limpidezza delle sue dichiarazioni che hanno evitato una gravissima strumentalizzazione che poteva compromettere la tenuta del governo e con esso un percorso storico di cambiamento, impedendo che la Procura divenisse parte in uno scontro micidiale dal quale dipende il futuro dell’isola e financo della mia vita’.
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