mercoledì 26 maggio 2010

Caserta, operazione antidroga: 18 arresti


Caserta, operazione antidroga: 18 arresti
Sgominato gruppo legato ai casalesi


CASERTA (26 maggio) - La Polizia di Caserta ha eseguito, nel corso di una vasta operazione, 18 delle 20 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip nei confronti di un gruppo di malavitosi - dediti soprattutto alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti - che aveva stretto legami con esponenti del clan dei Casalesi.

Le indagini del commissariato di Castel Volturno e delle squadre mobili di Caserta, Napoli, Milano, Udine, Ancona, Reggio Calabria e Benevento, coordinate dal servizio centrale operativo, hanno consentito di smantellare un'organizzazione criminale familiare dedita al traffico e allo spaccio di cocaina, operante prevalentemente tra i comuni di Qualiano, Giugliano, Marano, Melito, Villaricca, ma che talvolta si estendeva anche nella zona del Casertano e precisamente a Castel Volturno, Casal di Principe e di Trentola Ducenta.

Dalle indagini è emerso che l'organizzazione aveva stretti contatti con esponenti del clan dei Casalesi. Nel corso dell'operazione, che ha visto impiegati circa 150 uomini della Polizia di Stato, sono state sequestrate schede telefoniche usate per le conversazioni e un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti. Alcuni arresti sono stati eseguiti anche in Lombardia, in Friuli Venezia Giulia, nelle Marche e in Calabria.

«Stasera occorre acquistare una camera da letto», oppure, «ho comprato 10 cd e 3 dvd, adesso occorre provarli». Così le persone arrestate la scorsa notte dalla polizia a Caserta cercavano di mascherare le conversazioni telefoniche che si riferivano a modalità di acquisto e spaccio di cocaina. Frasi e termini che variavano di volta in volta, ma che non hanno impedito alle forze dell'ordine di comprendere il reale significato e di bloccare e mettere in manette i componenti di un'organizzazione legata al clan dei Casalesi.

Per tutti, l'accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Eseguite 18 delle 20 ordinanze di custodia cautelare (15 in carcere e 5 agli arresti domiciliari) emesse dal tribunale di Napoli su richiesta dei pm della DDA partenopea, Giovanni Conso, Federico Cafiero de Raho e Maurizio De Marco. Quattro delle persone finite in carcere sono donne.

Mancano all'appello Gaetano Brancato, morto nel 2008 e fratello di Mariano, ritenuto a capo del sodalizio criminale, e un autotrasportatore del beneventano, attualmente all'estero per lavoro. Dei provvedimenti, 4 sono stati notificati ad altrettanti indagati nelle carceri di Milano, Reggio Calabria, Ancona e S.Angelo dei Lombardi.

L'operazione messa a segno in nottata dalla polizia conclude 4 anni di indagini coordinate dalla DDA di Napoli, scaturite da un'intercettazione telefonica.

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