martedì 30 ottobre 2012

Si è costituito il consigliere provinciale accusato a Cosenza della truffa all'Inps

Antonio Carmine Caravetta era irreperibile dopo essere stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere lo scorso 19 ottobre, quando furono effettuati quindici arresti e sequestrati 66 milioni di euro di beni. Secondo l'accusa è accusato di avere sfruttato il patronato Epas di Schiavonea di Corigliano Calabro di cui, negli anni scorsi, ha avuto la gestione di fatto



COSENZA - Si è costituito alla guardia di finanza, a Rossano, il consigliere provinciale di Cosenza Antonio Carmine Caravetta, ricercato nell’ambito di un’inchiesta su una truffa all’Inps da 11 milioni di euro che il 19 ottobre scorso ha portato a 15 arresti ed al sequestro di beni per 66 milioni di euro. Caravetta, in quei giorni, si trovava in vacanza all’estero e dopo essere tornato in Italia si è presentato oggi ai finanzieri insieme al suo avvocato, Giovanni Zagarese. Caravetta, così come gli altri indagati, è stato posto ai domiciliari.
L’esponente politico, espulso dall’Udc dopo che è emerso il suo coinvolgimento nell’inchiesta, è accusato di avere sfruttato il patronato Epas di Schiavonea di Corigliano Calabro di cui, negli anni scorsi, ha avuto la gestione di fatto (Caravetta non era più responsabile da 3 anni), per distribuire indennità di disoccupazione, di malattia e di maternità in cambio di voti alle elezioni del 2009 per il rinnovo del Consiglio provinciale di Cosenza e del Comune di Corigliano Calabro, consultazioni al termine delle quali è risultato eletto. Al Comune Caravetta era in maggioranza, ma l’ente è stato poi sciolto per infiltrazioni mafiose nell’estate del 2011.

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