sabato 20 ottobre 2012

Droga, scoperta un’organizzazione: arresti anche in Sicilia


Blitz dei carabinieri del Ros contro il traffico degli stupefacenti. Cinquantadue le ordinanze di custodia cautelare in tutta Italia

ROMA. Decine di arresti in tutta Italia nell'ambito di un'indagine dei carabinieri del Ros nei confronti di una presunta organizzazione criminale accusata di essere dedita al traffico di droga e finanziata dalle cosche di Reggio Calabria. L'inchiesta, coordinata dalla Dda della procura di Milano, è scaturita dall'omicidio di un narcotrafficante, avvenuto qualche anno fa.
Sono complessivamente 52 le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Milano per altrettanti soggetti nei confronti dei quali i magistrati ipotizzano il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dalle finalità mafiose e dalla transnazionalità.
I carabinieri del Ros e quelli dei comandi territoriali hanno eseguito gli arresti oltre che in Lombardia anche in Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Sicilia, Puglia, Calabria e Basilicata. L'indagine, partita dall'omicidio di un narcotrafficante, si è poi allargata e ha consentito ai carabinieri di scoprire che la presunta organizzazione era finanziata dalle cosche reggine della 'Ndrangheta, per le quali acquistava ingenti quantitativi di droga in Sudamerica.
 
Blitz anti-droga in tutta italia: coinvolta la mafia di Gela

All’organizzazione dedita al traffico degli stupefacenti avrebbe partecipato anche la famiglia Fidanzati e alcune famiglie mafiose del Nisseno

PALERMO. Anche la mafia coinvolta nell’organizzazione criminale scoperta dai carabinieri del Ros e dedicata al traffico di droga. Documentata anche la compartecipazione al traffico di soggetti riconducibili a Cosa Nostra e, in particolare, alla famiglia Fidanzati di Palermo e ad alcune famiglie mafiose di Gela.
Le indagini hanno documentato come la presunta organizzazione, utilizzando le rotte commerciali marittime, importasse la droga dalla Colombia e dall'Ecuador, introducendola in Europa attraverso i porti di Anversa ed Amburgo. "Per gli approvvigionamenti della cocaina - si legge in una nota dell'Arma - destinata oltre che in Italia, anche in Belgio, Germania, Olanda ed Austria, era stato costituito un cartello dalle proiezioni milanesi di diverse cosche della 'ndrangheta''.

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