venerdì 5 ottobre 2012

Ciancimino, perquisizioni in corso "Stavano per far sparire il tesoretto"


Di nuovo nei guai il figlio Massimo  per una discarica in Romania
  
roma
Il tesoro di Vito Ciancimino - la più grande discarica di rifiuti d’Europa, alla periferia di Bucarest, Romania, valore 115 milioni di euro - stava per prendere un’altra volta il largo, per evitare di finire sotto sequestro. Il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone ha firmato una decina di decreti di perquisizione nei confronti di imprenditori prestanomi, del figlio di don Vito, Massimo Ciancimino ipotizzando nei loro confronti l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio.

Da stamani sono in corso una decina di perquisizioni. Gli uomini del Noe dei carabinieri di Roma, del colonnello “Ultimo” (Sergio De Caprio) e del capitano Rajola sono andati anche a Palermo, a casa di Massimo Ciancimino. Il sospetto degli investigatori è che «la Ecorec Sa», proprietaria della discarica di Glina (Bucarest), «sia ancora nella disponibilità di Massimo Ciancimino», benché i prestanomi, «stiano tentando di vendere la società per capitalizzare i proventi e, verosimilmente, disperderne le tracce, salvandoli dall’azione giudiziaria. Tale vendita, e le conseguenti trattative sembrerebbero prossime a una conclusione».

guido ruotolo
 

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