domenica 18 luglio 2010

Operazione "Crimine", il boss Oppedisano resta in carcere


Operazione "Crimine", il boss
Oppedisano resta in carcere


La convalida del fermo nell'ambito dell'operazione "Crimine" che ha portato all’arresto di 300 persone

17/07/2010 Resta in carcere Domenico'Micu' Oppedisano il capo della 'Provincia' della 'ndrangheta di Reggio Calabria. Il gip di Locri ha convalidato il suo fermo disposto dalla Dda di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione Crimine condotta in collaborazione con la Dda di Milano e che ha portato all’arresto di 300 persone, emettendo contestualmente un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei suoi confronti. Complessivamente sono state 18 le posizioni vagliate dal gip competente a convalidare i fermi eseguiti nel territorio della fascia tirrenica reggina. Solo tre i fermi non convalidati. In un caso, il gip non ha disposto l’arresto per le gravi condizioni di salute dell’indagato. Un altro indagato, sempre per motivi di salute, ha ottenuto i domiciliari. Un’altra dozzina di fermi sono stati convalidati dal gip di Reggio Calabria con contestuale emissione dell’ordinanza di custodia in carcere.
Tra le persone detenute c'è anche Giovanni Zumbo, di 43 anni, di Reggio Calabria, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e, in particolare, di essere la 'talpa' dei clan. L’uomo, commercialista, gestisce un negozio di ferramenta a Reggio Calabria insieme al padre e, secondo quanto emerso dall’inchiesta, era in grado di fornire notizie di prima mano sulle indagini in corso ad alcuni dei boss più influenti della 'ndrangheta reggina. Pur non essendo ritenuto formalmente organico alle cosche, Zumbo, avrebbe passato notizie a boss quali Giovanni Ficara, di Reggio Calabria, e Giuseppe Pelle 'Gambazza' di San Luca. Le indagini proseguono per stabilire chi fossero le fonti di Zumbo. Altri 42 fermi sono stati convalidati dal gip di Locri, competente sulla fascia ionica reggina. Per tutti è stato emesso un provvedimento cautelare che per gli ultrasettantenni è ai domiciliari. Complessivamente, sono stati esaminati tutti i fermi effettuati in Calabria sui 122 eseguiti nei giorni scorsi. Altri sono stati fatti in altre regioni. I fermi disposti, in totale, sono 156, ma tra gli indagati figurano alcuni già detenuti ed altri irreperibili già da tempo. Ultimato il lavoro dei gip territoriali, la Dda di Reggio chiederà adesso al gip distrettuale l’emissione di un unico provvedimento cautelare in carcere per tutti gli indagati.

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