lunedì 19 luglio 2010

Il finiano Granata: pezzi di Stato e governo ostacolano la verità. Il Pdl lo attacca: faccia i nomi


Il finiano Granata: pezzi di Stato e governo ostacolano la verità. Il Pdl lo attacca: faccia i nomi

PALERMO (19 luglio) - «Ci sono pezzi dello Stato, del Governo e della politica che fanno di tutto per ostacolare le indagini sulla strage di via D'Amelio e creare condizioni di delegittimazione della magistratura». Lo ha detto Fabio Granata, deputato finiano del Pdl e componente della commissione Antimafia, a Palermo per le cerimonie di commemorazione della strage in cui morì Paolo Borsellino.

Granata condivide la definizione di «golpe» data dal procuratore aggiunto di Caltanissetta Nico Gozzo all'eccidio del 19 luglio del '92. «In quel momento - ha sostenuto - si volle accelerare, con la strategia stragista, la fine della prima Repubblica».

«A questo punto Ingroia e Granata devono dire esplicitamente quali sono i pezzi delle istituzioni che ostacolano le indagini sulle stragi e l'assassinio di Borsellino e Falcone». Lo chiede in una nota il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, aggiungendo che «è incredibile che un magistrato inquirente, che ha la responsabilità di inchieste
delicatissime, faccia una sortita politica così schierata».

«Fabio Granata è un estremista delle verita scomode sulla lotta alla mafia e all'anti-Stato. Per questo è attaccato da tanti che non hanno detto una sola parola contro l'idea che Vittorio Mangano è un eroe. L'eroe di Granata e di tutti noi è Paolo Borsellino e in questo stanno tante differenze politiche, culturali e persino esistenziali», ha dichiarato invece il finiano Carmelo Briguglio, vicepresidente dei deputati del Pdl.

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