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domenica 4 luglio 2010
Giovane ucciso a Catanzaro, 6 arresti "Vendetta per punire la compagna"
Giovane ucciso a Catanzaro, 6 arresti
"Vendetta per punire la compagna"
I fermati appartengono tutti
alla stessa famiglia di rom
CATANZARO
Una vendetta trasversale per punire la compagna per vicende passionali legate al nipote della donna. È questo il movente dell’omicidio di Nicola Duro, l’idraulico ucciso a Catanzaro il 17 giugno scorso con cinque colpi di pistola.
Le indagini della squadra mobile del capoluogo calabrese hanno consentito di ricostruire la dinamica ed individuare gli autori ed i mandanti dell’omicidio che sono stati arrestati stamani. Per il delitto sono finiti in carcere i presunti mandanti, Donato Passalacqua, di 40 anni, e la moglie, Ornella Bevilacqua (38); il presunto esecutore materiale Antonio Passalacqua (19) figlio di Donato; ed altre tre persone che avrebbero avuto un ruolo nell’omicidio, Samuele Pezzano (21), Domenico Romagnino (36) ed un minorenne, M.P. di 17 anni.
Attraverso una serie di testimonianze e di intercettazioni ambientali i poliziotti hanno ricostruito il ruolo avuto dagli arrestati ed il movente del delitto. La sera dell’omicidio, Romagnino ed il minorenne accompagnarono Nicola Duro in un bar alla periferia di Catanzaro. Sul luogo, accompagnato da Samuele Pezzano, giunse Antonio Passalacqua il quale sparò cinque colpi di pistola contro Duro uccidendolo. L’ordine di uccidere il giovane idraulico, secondo gli investigatori, fu dato da Donato Passalacqua e dalla moglie per vendetta.
E proprio da una serie di intercettazioni ambientali emerge l’efferatezza del delitto tanto che il presunto autore, Antonio Passalacqua, parlando con un amico riferì che «non me ne è fottuto un c...che morisse». Duro aveva una relazione con una donna di 32 anni incinta e con cui doveva sposarsi. Il nipote minorenne della donna ha avuto una relazione extraconiugale con la figlia di Passalacqua che è rimasta incita. A causa di questa relazione il marito della figlia di Passalacqua, attualmente detenuto, ha deciso di lasciare la moglie ed il minorenne ha deciso di non sposarla nonostante aspettasse un figlio. Per questa vicenda tra la famiglia Passalacqua e quella della convivente di Duro c’erano stati diversi litigi. La famiglia Passalacqua avrebbe poi deciso di uccidere Duro per punire la famiglia della convivente.
Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, illustrando gli esiti delle indagini, ha detto che «è stato un barbaro omicidio. La famiglia Passalacqua ha deciso che così come la figlia incita era rimasta senza marito anche la ragazza dell’idraulico doveva avere la stessa sorte».
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