ROMA - È il giorno della beatificazione di Karol Wojtyla, papa Giovanni Paolo II. In una Roma blindatissima si sono riversati non meno di un milione di pellegrini.
Papa Benedetto XVI proclama Beato Karol Wojtyla, Papa Giovanni Paolo II
Recitando la formuna in latino Papa Ratzinger ha elevato allo stato di Beato il suo predecessore e ha comunicato che sarà festeggiato il 22 ottobre.
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Cardinale Vallini chiede beatificazione di Karol Wojtyla
«Beatissimo Padre, il Vicario generale di Vostra Santità per la Diocesi di Roma domanda umilmente alla Santità Vostra di voler iscrivere nel numero dei beati il venerabile servo di Dio Giovanni Paolo II, papa». È la formula con cui il cardinale vicario ha chiesto la beatificazione di Karol Wojtyla durante la cerimonia in Piazza San Pietro. Subito dopo, il card. Vallini ha letto i cenni biografici del Papa polacco.
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Fedeli via da San Pietro, a caccia di maxischermi
Mentre nuovi fedeli continuano ad arrivare nell'area adiacente a San Pietro cercando un varco per avvicinarsi alla piazza, tanti altri stanno camminando in senso opposto, lasciando il lungo Tevere a caccia dei maxischermi distribuiti in città per seguire la beatificazione di papa Wojtyla. Pellegrini di varie nazionalità si stanno dunque dirigendo verso il Circo Massimo e le basiliche dove sarà trasmessa attraverso le strutture predisposte la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II.
In arrivo le prime delegazioni ufficiali
Stanno arrivando le prime delegazioni ufficiali che saranno sul sagrato di San Pietro per la beatificazione di Giovanni Paolo II. L'ingresso del Perugino della Città del Vaticano e' presidiato dalle forze dell'ordine, ma tutto si svolge con calma e le corsie sono lasciate libere per il passaggio delle auto. Tanti i pellegrini che stanno ancora arrivando nell'area di San Pietro, ma l'ingresso del Sant'Uffizio, sulla sinistra della basilica è ormai chiuso ai fedeli, mentre entrano i tanti sacerdoti e religiosi che parteciperanno alla cerimonia.
Arrivati più di 1600 pullman
«Fino a questo momento, nelle 4 strutture di sosta, messe a disposizione, sono stati registrati circa 1.600 pullman anche se abbiamo notizia che altri sono arrivati e non hanno utilizzato i quattro parcheggi». Lo ha detto l'assessore capitolino alla mobilità Antonello Aurigemma, facendo una stima dei pullman di pellegrini giunti nella capitale tra ieri e questa notte per assistere alla beatificazione di Giovanni Paolo II. «Già questa mattina - ha spiegato - le navette organizzate per trasportare i fedeli da Termini a San Pietro tornava indietro già piene di altri fedeli, che viste le piazze gremite hanno deciso di andare ad assistere alla beatificazione in altri punti della città. Un processo gestito senza problemi». Per Aurigemma «il sistema ha retto benissimo anche se l'arrivo e' stato spalmato in cinque, sei ore mentre bisogna fare attenzione al deflusso che avverrà tutto contemporaneamente». Piccolo fuori programma per un gruppo di pullman polacchi, che sbagliando parcheggio, sono arrivati a Saxa Rubra invece di recarsi all'area di sosta dello stadio Olimpico. Sono, comunque, tutti arrivati a destinazione.
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Fedeli entrati a scaglioni di 6 mila per controlli
I fedeli che si sono recati in piazza San Pietro per la beatificazione di Wojtyla sono stati fatti entrare a scaglioni di circa 6.000 persone attraverso i varchi di piazza Pio XII, per poi indirizzarli con le forze dell'ordine e i volontari verso i posti di controllo sotto il colonnato, dove sono allestiti i metal detector 'rapiscan'. L'accesso ai disabili e' invece garantito attraverso corsie preferenziali. A riferirlo e' il capo di gabinetto del Questore di Roma, Filippo Santarelli, impegnato nei servizi su strada per la gestione della sicurezza in occasione della beatificazione di papa Giovanni Paolo II.
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Migliaia di pellegrini a piazza Risorgimento rinunciano ad arrivare davanti in piazza San Pietro
Sono migliaia i pellegrini che hanno rinunciato ad entrare in piazza San Pietro a causa della troppa folla e che si sono radunati in piazza Risorgimento dove e' stato allestito un maxischermo. Alcuni seduti per terra su plaid o teli e chi invece, più previdente, si e' portato una sedia per essere più comodo, ma tutti che cercano un fazzoletto di asfalto libero per seguire dal maxischermo la beatificazione di papa Wojtyla. ''Abbiamo cercato di raggiungere piazza San Pietro ma ad un certo punto la fila non si muoveva più - ha raccontato un fedele di Bari giunto a Roma con la sua famiglia - ed abbiamo preferito usciere dalla folla''. ''Perche' hanno messo quei gazebo ai lati della piazza - si e' chiesta lamentandosi una signora- così non si riesce a vedere nulla. Già non siamo riusciti ad entrare in piazza ora non possiamo neanche seguire la beatificazione in tv''. Intanto in piazza Risorgimento, con lo sfondo delle mura vaticane, sono tante le bandiere rosse e bianche della Polonia che sventolano come anche tanti sono i cartelli, portati in mano dai pellegrini, con su scritto le loro città di provenienza.
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Candela accesa su finestra Angelus
Una candela è stata accesa verso le 5,30 di stamani alla penultima finestra della terza loggia dei palazzi vaticani, la stessa da cui il pontefice si affaccia per l'Angelus. Si tratta di una candela votiva in ricordo di Giovanni Paolo II. "Non è usuale che splenda una candela da quella finestra - spiegano le Guardie svizzere - È stata accesa per ricordare il papa polacco".
►ore 6,30
Notte bianca preghiera da Circo Massimo a S.Pietro
È trascorsa nelle piazze e nelle chiese, tra canti, danze, momenti di riflessione e qualche ora di sonno all'addiaccio, la notte bianca di preghiera delle centinaia di migliaia di pellegrini che dalla scorsa notte hanno invaso il centro Roma, in attesa della cerimonia di beatificazione di Karol Wojtyla questa mattina in Vaticano. Dalle 22,30 di ieri sera, quando e' terminata la veglia di preghiera al Circo Massimo, il popolo di Wojtyla si e' riversato nelle strade del centro diretto a San Pietro, facendo tappa, di volta in volta, in una delle otto chiese rimaste aperte tutta la notte. Tra le più ricercate, quella di San Filippo Neri, gremita all'inverosimile tra l'una e le cinque. Mentre sul sagrato giovani di diverse nazionalità danzavano e cantavano, all'interno del tempio in tantissimi hanno provato a dormire stesi l'uno addosso all'altro lungo le navate, mentre altri ascoltavano, seduti tra le panche o accovacciati sul pavimento, un sacerdote raccontare aneddoti su Giovanni Paolo II. Molti si sono confessati, non soltanto nei confessionali. Altri gruppi di pellegrini hanno seguito percorsi diversi, e sono stati anche a Campo de' Fiori, mischiandosi tra la movida del sabato sera romano. Intanto Ponte Vittorio Emanuele II diventava un bivacco a cielo aperto con altre centinaia di pellegrini accampati in tende, sacchi a pelo e coperte termiche per trascorrere la notte, in attesa che venissero aperti i varchi per via della Conciliazione. Sul ponte una giovane francese di 22 anni, Philippine, e due suoi coetanei e connazionali, Frank e Louis, tutti e tre provenienti da Tolosa, hanno anche improvvisato una corsa nei sacchi a pelo, attirando l'attenzione e qualche mugugno da parte dei tanti che invece cercano di riposare un po'. I primi varchi per l'accesso alla suggestiva strada che porta a San Pietro sono stati aperti intorno alle due, anticipando, per motivi di ordine pubblico, di alcune ore l'orario previsto. A quell'ora erano già tantissimi i pellegrini che premevano per entrare. Largo Giovanni XXIII, in particolare, era stracolmo. Tra i tanti giovani che hanno trascorso la scorsa notte tra le strade e le piazze del centro Roma, tra il Circo Massimo e San Pietro, c'erano Simona e Franco, 22 e 23 anni, giunti in treno da Pistoia. Dopo la cerimonia di beatificazione di Wojtyla, nel pomeriggio andranno al Concertone dei sindacati per la festa del Lavoro del Primo Maggio, in piazza San Giovanni. ''Non ero d'accordo con la mia fidanzata - dice Franco - Sono convinto che torneremo a Pistoia distrutti. Spero ne valga la pena. Intanto però la veglia al Circo Massimo è stata molto suggestiva''.
►ore 6.11
Alba a San Pietro, tante bandiere polacche
Albeggia a piazza San Pietro, che si sta lentamente riempiendo di pellegrini venuti ad assistere alla beatificazione di Giovanni paolo II. A sventolare di fronte alla basilica sono quasi esclusivamente le bandiere bianche e rosse, quelle della Polonia. La voglia di entrare in piazza è tanta: i metal detector sono in piena attività e le forze dell'ordine sono impegnate a garantire un afflusso regolare. Qualcuno è riuscito a portare all'interno del colonnato uno striscione verticale bianco con su scritto "DEO GRATIAS", sorretto da palloncini rossi con le iniziali del pontefice polacco.
►ore 6,02
A San Pietro “tsunami di persone”, metro strapiene
«È uno tsunami di persone, non ci sono parole per descrivere quello che si vede dai monitor: un'onda umana che cammina pian piano per raggiungere San Pietro». Lo ha detto stamani l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma, che poco dopo le 5 ha fatto visita alla centrale della mobilità dell'Agenzia per la Mobilità di Roma, in via Ostiense, per controllare, attraverso le telecamere, il flusso di persone che sta raggiungendo in queste ore piazza San Pietro per la beatificazione di papa Wojtyla. «Le metro sono strapiene - ha aggiunto - ma finora non ci sono state criticità. La gente sta arrivando e più ne viene e' meglio è».
►ore 5,58
Reporter e fotografi, tutto esaurito in punti stampa
Centinaia di giornalisti e fotografi, da tutto il mondo, già gremiscono i punti stampa predisposti per seguire la beatificazione di Papa Wojtyla. La terrazza del braccio di Carlo Magno, sulla sinistra della Basilica di San Pietro che si affaccia sul colonnato, dove e' stato allestito uno dei punti stampa, già dalle primissime ore della mattina registra il 'tutto esaurito'. Alle 4,30 del mattino, solo dopo una mezz'ora dall'apertura dell'accesso alla terrazza, i posti erano già esauriti: gli obiettivi delle macchine fotografiche e delle telecamere, i taccuini dei reporter sono puntati sulla piazza dove, tra qualche ora, inizierà la cerimonia. All'evento si sono registrati 2.300 rappresentanti dei media provenienti da oltre 100 paesi del mondo.
►ore 5,25
Aperto il varco di piazza San Pietro
Sono state aperte le transenne che consentono l'acceso in piazza San Pietro. I pellegrini si dirigono correndo verso la basilica per riuscire ad avere un posto in prima fila. Sono stati aperti i corridoi per l'accesso ai varchi che portano all'area di sicurezza più interna, quella di piazza San Pietro, dove si svolgerà la cerimonia a Roma della beatificazione di papa Giovanni Paolo II. Qui verranno effettuati controlli con il metal detector. Intorno alle due erano stati invece aperti i varchi dei due anelli più esterni dell'area.
►ore 5,04
Suora indiana prima a superare varchi: che paura
Suor Lourdes Marie, dell'ordine delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, dette Guanelliane, 37 anni, giunta a Roma dall'India, e' stata la prima a superare il varco per accedere in via della Conciliazione, in Vaticano. Gli accessi sono stati aperti straordinariamente alle due per motivi di ordine pubblico. La folla dei fedeli era già molto folta. Dopo quasi una corsa lungo via della Conciliazione, suor Lourdes attende ora che intorno alle sei venga aperto anche l'ultimo varco, quello per piazza San Pietro. Intanto si riposa appoggiata all'ultima transenna che separa la folla di fedeli dal sagrato della Basilica. Insieme a lei, in prima fila, ci sono altre suore del suo ordine, qualche italiano e tanti, tanti polacchi. ''Mi sono spaventata! Vedere così tanta gente... Speriamo che vada tutto bene. Adesso però sono molto contenta'' ha detto la suora, raccontando la spinta subita dalla folla di fedeli che la precedeva quando le forze dell'ordine hanno aperto i varchi. Suor Lourdes ha preso i voti 17 anni fa. È la seconda volta che viene a Roma, in Vaticano. La prima volta fu dieci anni fa. ''Sono molto triste perché quando papa Giovanni Paolo II morì non ero qui. Ma esserci oggi vale per allora. Oggi recinterò una preghiera bella e forte, quella che ci ha insegnato il papa: “Non abbiate paura, aprite le porte alla verità”.
► ore 5,00
Via della Conciliazione piena, dormitorio a cielo aperto
Incomincia a fare freddo in via della Conciliazione, in Vaticano, ormai colma di pellegrini in vista della cerimonia di beatificazione di Karol Woytjla di questa mattina. La suggestiva strada che porta in Piazza San Pietro è colma di fedeli accampati. Ognuno si protegge dall'umidità e dal freddo come può. Piazza San Pietro, invece, è ancora off limits. Al centro di via della Conciliazione è stato creato un corridoio di sicurezza presidiato dalle forze dell'ordine e dai volontari di diverse associazioni. Il corridoio permette, come già in altri eventi in Vaticano, di intervenire tempestivamente in caso di emergenze. ''Sinora non ci sono state situazioni importanti - ha detto il dirigente di polizia, Fabrizio Calzoni, che sta coordinando le operazioni proprio all'imbocco di via della Conciliazione in largo San Giovanni XXII -. Solo qualche malore. L'apertura anticipata dei varchi era prevista nel piano predisposto per la sicurezza, nel caso in cui i fedeli fossero già tanti, come poi è accaduto''. In via della Conciliazione c'è chi tenta di dormire, chi prega e chi intona canti, anche insoliti come il mambo. Tantissimi sono gli stranieri.
►ore 2,11
Aperti varchi piazza S.pietro con 3 ore anticipo.
Alle due di notte, con tre ore di anticipo rispetto al previsto, sono stati aperti i varchi per accedere a via della Conciliazione e in piazza San Pietro, in Vaticano, dove in mattinata si terrà la cerimonia per la beatificazione di Karol Woytjla. La decisione di aprire i varchi, secondo quanto si e' appreso, e' stata presa per motivi di ordine pubblico. Già intorno all'una e trenta, tutta l'area intorno al Vaticano era colma di pellegrini.
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