Il 55enne avrebbe quindi usato ansiolitici e sedativi che portava con sé durante gli incontri con le due, anche dopo le dimissioni dal reparto. La più giovane, però, nel mese di dicembre del 2010 ha avuto il coraggio di rivolgersi ai militari che hanno avviato le indagini riuscendo anche a convincere la seconda vittima a sporgere querela per quanto accaduto.
Adesso l'uomo dovrà rispondere di violenza pluriaggravata dinanzi ai pm del Tribunale di Lodi, che per adesso ha concordato con le risultanze investigative dei carabinieri e della Procura di Lodi gli arresti domiciliari.
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