mercoledì 4 maggio 2011

Recluse cercano gravidanza per avere "sconti"

Trieste, seme donato dai "colleghi" grazie a uno stratagemma

Nessun desiderio di maternità per le detenute del carcere del Coroneo di Trieste, ma la voglia di usufruire delle misure alternative concesse per le donne in attesa di un bambino: così il quotidinao Il Piccolo spiega i tentativi di alcune recluse di restare incinte grazie al seme "mirabolantemente" donato da alcuni "colleghi" maschi.


Nel carcere triestino pare infatti che sia stato studiato un insolito sistema di "fecondazione assistita", dagli esiti alquanto dubbi, ma certamente ingegnoso: gli uomini lancerebbero il seme dalle finestre, racchiuso in un guanto, alle donne presenti nel cortile durante l'ora d'aria. Il Coroneo è infatti uno dei pochi carceri italiani a ospitare, nella stessa struttura, detenuti maschi e femmine.

Per quanto lo possa sembrare, che la vicenda non sia una boutade, lo conferma il direttore dell'istituto, Enrico Sbriglia: "Dopo essermi consultato con alcuni medici - si legge infatti sulle pagine de Il Piccolo - ho ritenuto doveroso segnalare alla Procura quanto accadeva, visti anche i rischi di trasmissione di malattie, per tutelare la salute di queste donne".

Per ora la maccheronica donazione di sperma non avrebbe prodotto risultati: "Nessuna donna è rimasta incinta - ha spiegato infatti Sbriglia -''ma l'attenzione degli agenti penitenziari su questo fronte ora è estremamente alta".

Nessun commento:

Posta un commento