lunedì 16 agosto 2010

Truffe all'Inps, Sicilia tra le prime


Truffe all'Inps, Sicilia tra le prime

Negli ultimi giorni frodi per 5 milioni e mezzo tra Palermo, Catania e Siracusa. Il presidente dell'Istituto di previdenza annuncia più controlli per settembre


PALERMO. Cento milioni di euro. Una somma che può rischiare di mandare in tilt il sistema pensionistico e che corrisponde alle somme indebitamente pagate dall'Inps nel 2010, per effetto di una serie di truffe messe a segno in tutta Italia. Lo rivela lo stesso istituto di previdenza, tanto che il presidente, Antonio Mastrapasqua, ha annunciato che nel mese di settembre costituiremo una nuova unità antitruffe presso la Direzione generale dell'Istituto per coordinare le operazioni su tutto il territorio nazionale".
Una rete truffaldina che vede nella Sicilia una delle sue capitali, basta dare un’occhiata alle notizie degli ultimi giorni per fare quattro conti. Negli ultimi 10 giorni, tra Palermo, Catania, Siracusa, la provincia di Siracusa, l’Inps è stata vittima di truffe per cinque milioni e mezzo.
Mercoledì scorso, due fratelli palermitani di 27 e 32 anni sono stati denunciati per truffa perché secondo la polizia si sarebbero appropriati di dieci mila euro, destinati dall'Inps, ad un invalido civile. E sempre mercoledì i carabinieri della Stazione Palermo Borgo Nuovo hanno arrestato una donna con l’accusa di possesso di documenti falsi e tentata truffa: aveva consegnato un mandato di pagamento di un bonifico Inps di circa 8.850 euro, la titolare, però, era un’altra persona.
Pochi giorni fa due donne, Caterina Scaffia e Rosalba La Rosa, sono state arrestate dai carabinieri della stazione Palermo Uditore perché volevano incassare in un ufficio postale, anche loro con documenti falsi, un mandato di pagamento di circa 11 mila euro.
Di più grosse proporzioni la vicenda di Siracusa che ha visto protagonista un cittadino indiano di 43 anni, che procurava a migranti irregolari, soprattutto bengalesi, falsi datori di lavoro che, in cambio, ricevevano grosse somme di denaro. Grazie a questo meccanismo, e con la collaborazione di un consulente del lavoro, false colf e falsi badanti vedevano regolarizzata la loro posizione all’Inps.
Ancora: una frode da 476 mila euro è stata scoperta a Barcellona Pozzo di Gotto, il 31 luglio scorso. In questo caso furono due le persone denunciate e 69 i presunti falsi braccianti coinvolti. Le giornate di lavoro dichiarate e mai effettuate dai dipendenti delle aziende implicate nella truffa sarebbero oltre 13.000, a fronte delle quali l'Inps ha dovuto corrispondere oltre 370 mila euro.
Infine il caso di Catania, con ripercussioni anche su Ragusa, con la guardia di finanza che, il 29 luglio, scopre una maxi truffa all’Inps. Oltre 50 le persone indagate, tra cui un notaio, un commercialista e tre consulenti del lavoro. In questo caso sarebbero state percepite illecitamente indennità di disoccupazione agricola per 5 milioni di euro.

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