lunedì 9 agosto 2010

MAFIA NEWS NOTIZIE



Altofonte, assegnata la scorta al sindaco

Lo ha deciso il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La scorsa settimana Vincenzo Di Girolamo aveva ricevuto una busta con dei prioiettili

PALERMO. Assegnata la scorta al sindaco di Altofonte, Vincenzo Di Girolamo.
È quanto stabilito oggi al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, cui hanno preso parte il procuratore generale Luigi Croce e il procuratore distrettuale antimafia Francesco Messineo, che si è svolta nei locali della Prefettura di Palermo.
Al primo cittadino del comune del capoluogo siciliano, la scorsa settimana era stata recapitata una busta contenente dei proiettili e un messaggio minatorio.

Madre del latitante in ospedale:
vana la trappola per catturarlo


Agenti della polizia in borghese hanno presidiato in lungo e in largo il San Giovanni di Dio di Agrigento, ma il ricercato Gerlandino Messina non si è presentato

AGRIGENTO. Tutti si aspettavano il suo arrivo in ospedale, il San Giovanni di Dio di Agrigento, dopo il ricovero della madre, soprattutto la polizia che accerchiato il nosocomio per catturarlo. Ma il latitante, Gerlandino Messina, diventato il numero uno di Cosa nostra della provincia agrigentina dopo la cattura di Giuseppe Falsone, non si è fatto assolutamente vivo. La madre è arrivata al pronto soccorso sabato sera, non stava bene, a quel punto agenti in borghese hanno presidiato in lungo e in largo la struttura sanitaria. Speravano nell'arrivo del figlio che però non si è presentato. Sono state anche perquisite le ambulanze, ma di Messina nessuna traccia.

Lettera con proiettile per il figlio
di Massimo Ciancimino


La missiva indirizzata al piccolo Vito Andrea, di cinque anni. Il padre, che doveva essere ascoltato oggi dai magistrati, ha definito una "vigliaccata" la vicenda


PALERMO. Una lettera con un proiettile di kalashnikov e minacce nei confronti del figlio di Massimo Ciancimino, Vito Andrea di cinque anni, è stata recapitata questa mattina nell'abitazione palermitana della famiglia Ciancimino. Nella missiva si legge: "Le colpe dei padri infami e traditori ricadranno sui figli. Lei e i suoi complici siete stati avvisati da troppo tempo. Lei e i suoi amici magistrati sarete la causa di tutto".
Massimo Ciancimino, che ha definito la vicenda una "vigliaccata", ha annunciato che non risponderà più alle domande dei magistrati e che intende ritirare dal commercio il suo libro "Don Vito".
Questa mattina il figlio dell'ex sindaco di Palermo, Vito, doveva essere ascoltato dai magistrati della Procura di Palermo che stanno indagando sulla cosiddetta "trattativa" tra Cosa nostra e lo Stato.

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