giovedì 26 agosto 2010

News Mafia


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Belpasso, piantagione di marijuana in agrumeto: un arresto

Salvatore Rapisarda, 39 anni, è stato sorpreso dai carabinieri mentre innaffiava 418 piante di cannabis

BELPASSO. Una piantagione di marijuana realizzata all'interno di un agrumeto è stata scoperta in contrada Fondaco nuovo di Belpasso da carabinieri della compagnia di Paternò. Militari dell'Arma hanno anche arrestato Salvatore Rapisarda, di 39 anni, sorpreso a innaffiare 418 piante di cannabis indica, ciascuna alta circa 1,80 metri, che erano messe a dimora vicino a alberi di arancio e disposte a filari, in modo da rendere più difficoltosa l'individuazione ed il riconoscimento. Durante l'operazione gli investigatori hanno anche sequestrato 35 grammi di marijuana essiccata, attrezzature ed un ingente quantitativo di concime chimico utilizzato per la coltivazione della piantagione.

Sequestrate 500 opere d'arte false: 12 denunce

Le indagini hanno coinvolto molte grandi città tra cui Palermo. I lavori hanno un valore complessivo di sette milioni di euro

ROMA. Maxi-operazione dei carabinieri del comando Tutela patrimonio culturale: sono oltre cinquecento, per un valore di circa sette milioni di euro, le opere false dei maggiori artisti contemporanei sequestrate in tutta Italia a casa di privati collezionisti che le avevano acquistate, in buona fede, sul web. Dodici le persone denunciate a piede libero. I carabinieri della Sezione falsificazione e arte contemporanea del comando Tpc hanno accertato che i collezionisti, convinti di fare "un buon investimento", avevano acquistato on-line dipinti, disegni, grafiche e cromolitografie dei più importanti artisti moderni e contemporanei. Tra gli altri, Matisse, Magritte, Prampolini, Burri, Fontana, De Chirico, Guttuso, Sironi, Rotella, Migneco, Capogrossi, Gentilini e Boccioni.
Le indagini, nate dal controllo delle transazioni effettuate sui siti Internet più conosciuti e dal continuo confronto con gli archivi e gli storici dell'arte, hanno portato, al termine delle attività investigative, alla denuncia a piede libero di dodici persone per falsificazione e commercializzazione di opere d'arte falsificate e al recupero, grazie alle tracce informatiche, di tutti i beni d'arte falsi posti in vendita dai singoli inserzionisti. Si tratta, spiegano gli investigatori, del risultato di indagini condotte nell'ultimo anno e mezzo, coordinate dalle Procure di Roma, Palermo e Siena. L'autorità giudiziaria romana ha anche emesso un decreto di oscuramento delle aste pubbliche per la vendita di opere d'arte, in quanto riconducibili a due precisi 'nick-name' usati da uno degli indagati. In questo particolare caso, infatti, l'indagato usava il doppio nick-name per attribuirsi anche dei feedback positivi, così da accreditarsi al meglio nei confronti dei possibili acquirenti.

Tra le opere poste sotto sequestro anche due dipinti antichi: un 'San Giovannino', falsamente attribuito a Guido Reni, posto in vendita a 300.000 euro, e un'opera di Teofilo Patini, commercializzata a 600.000,00 euro e proveniente da un furto in un'abitazione. I falsi, riprodotti secondo le tecniche e gli stili dei differenti autori, sono stati giudicati dagli esperti di "buona qualità".

"Emergenza Pizzo"

NISCEMI (CALTANISSETTA) - Il sindaco di Niscemi, Giovanni Di Martino (Pd), lancia l'allarme criminalità e parla di "emergenza pizzo", denunciando in paese una inquietante escalation di incendi dolosi e la diffusione capillare del fenomeno dell'estorsione.

Al prefetto di Caltanissetta, il sindaco ha chiesto la convocazione urgente del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito ieri. È stato deciso di intensificare il controllo del territorio ma soprattutto di monitorare con attenzione gli appalti pubblici a Niscemi.

"Abbiamo investimenti per circa 10 milioni di euro che potrebbero far gola alla mafia - ha detto il sindaco - ecco perchè ho chiesto di applicare i protocolli di legalità e l'informativa antimafia non solo per le imprese appaltatrici ma anche per i fornitori di materie prime, tra cui ferro, cemento e calcestruzzo".

Di Martino ha avviato la procedura per promuovere l'istituzione, a Niscemi, di un'associazione antiracket e antiusura, cui già chiedono di aderire numerosi operatori commerciali del paese, a ricca economia agricola, che conta 35 mila abitanti.

Frode Fiscale

MENFI (AGRIGENTO) - La guardia di finanza ha sequestrato beni mobili ed immobili, per un valore di circa 500 mila euro, ai 5 indagati dell'operazione 'Ghost companies', in relazione ad una presunta associazione finalizzata alla frode fiscale per 10 milioni.

I beni sequestrati appartengono in particolare a Giuseppe Leonardo Di Carlo, imprenditore menfitano, e ad Angelo Di Stefano di Ribera. Nell'inchiesta sono coinvolti anche Giovanni Pujia, Enzo Gulli e Giovanni Grillo. I fatti risalgono al 2005, quando una serie di società edili avrebbero effettuato un reciproco e consistente scambio di fatture.
Il giro è stato scoperto lo scorso 4 giugno, dopo l'arresto dei 5 indagati.

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