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martedì 24 agosto 2010
GdF: "Un mld evaso a San Marino"
GdF: "Un mld evaso a San Marino"
In corso centinaia di verifiche fiscali
Dall'inizio dell'anno la Guardia di Finanza ha avviato un vasto piano d'azione contro l'evasione fiscale internazionale e le frodi Iva poste in essere nei rapporti tra operatori nazionali e della Repubblica di San Marino. Dal mese di gennaio sono state concluse 330 verifiche, con la scoperta di redditi sottratti a tassazione per oltre 850 milioni di euro e un'Iva evasa per circa 240 milioni. Sono attualmente in corso altre 800 verifiche.
Rientra in quest'ambito anche l'operazione di Pesaro, con la scoperta di un imprenditore a cui facevano capo imprese fittizie costituite a San Marino.
Il piano d'azione delle Fiamme Gialle interessa, in particolare, due tipologie di fenomeni: i casi di proventi derivanti da evasione fiscale realizzata da imprese nazionali, individuate a seguito di investigazioni di polizia giudiziaria, che avrebbero veicolato "capitali sporchi" verso società finanziarie di San Marino per poi farli rientrare "puliti" nel territorio nazionale sotto forma di finanziamenti e aperture di credito in favore di imprese affiliate.
E le frodi Iva "carosello" attuate tramite società "cartiere" fittiziamente interposte negli scambi commerciali fra imprese italiane e sammarinesi operanti principalmente nei settori dell'elettronica, della telefonia mobile, degli elettrodomestici, della abbigliamento, delle calzature, della cartoleria e dei prodotti detersivi
Scoperta evasione da 15 milioni
Usate false aziende a San Marino
Società italiane "mascherate" in modo da apparire imprese di San Marino con lo scopo di evadere le tasse. Con questo meccanismo, attraverso tre aziende, un imprenditore marchigiano, attivo nel settore degli integratori alimentari, aveva evaso redditi per 14 milioni di euro e Iva per circa 1,5 milioni, ora recuperati a tassazione. A scoprire la frode sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Urbino. Denunciato un imprenditore di Pesaro.
Le verifiche fiscali hanno riguardato tre aziende: una marchigiana, specializzata nella produzione e nel commercio di prodotti nutrizionali, e due di diritto sammarinese, dedite alla commercializzazione degli stessi prodotti, tra cui anche integratori a base di microalga Klamath, dal nome del lago dell'Oregon.
Anche attraverso lo scambio informativo con gli investigatori sammarinesi, è stato possibile ricostruire le connessioni esistenti tra le società. Secondo la Gdf, l'amministrazione di tutte e tre le imprese è da ricondurre all'imprenditore marchigiano. Il meccanismo di frode messo in atto è quello della "esterovestizione", ossia la localizzazione fittizia all'estero della residenza fiscale di una società che, al contrario, ha di fatto la sua attività e persegue il suo oggetto sociale in Italia.
Lo scopo principale della localizzazionee in un paese con un regime fiscale più vantaggioso di quello nazionale, è ovviamente quella di fare in modo che gli utili siano sottoposti a una minore tassazione. Oltre all'imprenditore denunciato, sono state segnalate all'autorità giudiziaria altre tre persone - due marchigiani e un napoletano - per i reati di omessa dichiarazione e di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.
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