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mercoledì 11 agosto 2010
Mafia, estradato dalla Francia boss agrigentino Falsone
Mafia, estradato dalla Francia boss agrigentino Falsone
E' stato estradato in Italia Giuseppe Falsone, boss ritenuto il capo della mafia nell'Agrigentino, arrestato lo scorso 10 giugno a Marsiglia.
Lo riferisce una nota della polizia
Falsone, 40 anni, già condannato all'ergastolo in contumacia nel 2004, era ricercato da 11 anni con le accuse di associazione di stampo mafioso, omicidi e traffico internazionale di droga ed era comparso il mese scorso davanti alla Corte d'Appello di Aix-en-Provence, che ne aveva deciso l'estradizione.
Ex "latitante eccellente" della mafia agrigentina, Falsone oggi è stato consegnato alle autorità di polizia italiane dalla gendarmeria francese, subito dopo aver oltrepassato la frontiera di Ventimiglia; ad attenderlo, dice la polizia, è un carcere di massima sicurezza italiano.
Giuseppe Falsone, detto "Ling Ling", latitante dal 99 al giugno del 2010 e inserito nell'elenco del ministero dell'Interno dei 30 ricercati più pericolosi, è considerato un personaggio di spicco della criminalità organizzata, non solo per i precedenti penali, ma anche per le dichiarazione di numerosi collaboratori di giustizia. E' considerato l'attuale reggente di "Cosa Nostra" della provincia di Agrigento, nonché capo della famiglia mafiosa di Campobello di Licata.
L'11 aprile del 2006, ricorda ancora la polizia, in occasione della cattura di Bernardo Provenzano, nel covo di "Montagna dei Cavalli" furono rinvenute delle lettere che, per stile e contenuto, sono state chiaramente attribuite a Falsone.
La sua ascesa criminale fu irrimediabilmente segnata dall'uccisione del padre e del fratello maggiore, nella contesa tra mafiosi e stiddari che insanguinò, negli anni 90, il territorio dell'Agrigentino e del nisseno.
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