venerdì 29 marzo 2013

Traffico internazionale di droga, a Genova

Genova 29 mar. - Quattro ordinanze di custodia cautelare per traffico internazionale di droga sono state eseguite dalla polizia di Genova. Per gli inquirenti il perno del gruppo è Francesco Raschellà, catanzarese di 39 anni residente a Genova, con a carico precedenti per droga. Gli arresti al termine di un’indagine della Sezione Antidroga della Squadra Mobile coordinata dal pm Biagio Mazzeo, a seguito di due episodi avvenuti all’estero: la morte di un marittimo genovese durante un volo di linea sulla rotta Costa Rica-Italia e l’arresto, effettuato dalla polizia di frontiera Usa di un’italiana, pure lei marittima genovese, proveniente dal Costa Rica e diretta in Italia sorpresa con mezzo chilo di cocaina occultato nel bagaglio. (AGI)
(AGI) - Genova 29 mar. - Gli accertamenti autoptici hanno dimostrato che la morte del marittimo italiano era avvenuta a seguito dell’ingestione di numerosi ovuli di cocaina. L'inchiesta, condotta in stretta collaborazione tra la Mobile di Genova e la polizia statunitense (l'H.S.I., Homeland Security Investigation) ha consentito di acquisire negli Stati Uniti riscontri probatori utili ad accertare la responsabilità penale di Raschellà per i reati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e per la morte del corriere, mentre per altre due persone è scattata l’imputazione per traffico internazionale di stupefacenti. 

Scattano arresti: il perno era un catanzarese

L'inchiesta era scattata dopo la morte di un marittimo in servizio tra la Costa Rica e l'Italia: si è scoperto che a ucciderlo è stata un'overdose legata a ovuli di cocaina che aveva ingerito. Dalle indagini è emersa una rete che fa riferimento a un calabrese di 39 anni




GENOVA - Quattro ordinanze di custodia cautelare per traffico internazionale di droga sono state eseguite dalla polizia di Genova. Per gli inquirenti il perno del gruppo è Francesco Raschellà, catanzarese di 39 anni residente a Genova, con a carico precedenti per droga. Gli arresti al termine di un’indagine della Sezione Antidroga della Squadra Mobile coordinata dal pm Biagio Mazzeo, a seguito di due episodi avvenuti all’estero: la morte di un marittimo genovese durante un volo di linea sulla rotta Costa Rica-Italia e l’arresto, effettuato dalla polizia di frontiera Usa di un’italiana, pure lei marittima genovese, proveniente dal Costa Rica e diretta in Italia sorpresa con mezzo chilo di cocaina occultato nel bagaglio.

Gli accertamenti autoptici hanno dimostrato che la morte del marittimo italiano era avvenuta a seguito dell’ingestione di numerosi ovuli di cocaina. L'inchiesta, condotta in stretta collaborazione tra la Mobile di Genova e la polizia statunitense (l'H.S.I., Homeland Security Investigation) ha consentito di acquisire negli Stati Uniti riscontri probatori utili ad accertare la responsabilità penale di Raschellà per i reati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti e per la morte del corriere, mentre per altre due persone è scattata l’imputazione per traffico internazionale di stupefacenti. 

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