lunedì 4 marzo 2013

Faida di Vibo Valentia, fermato Mancuso


Il boss avrebbe favorito la serie di omicidi




 
Fermato a Nicotera il boss Pantaleone Mancuso, 62 anni, originario di Limbadi e facente parte della omonima 'ndrina di Limbadi. Secondo gli inquirenti avrebbe fornito appoggio per il tentato omicidio e successivamente per l'omicidio di Francesco Scrugli. L'episodio criminale si inserisce all'interno della faida di Vibo Valentia esplosa tra il 2011 e il 2012


VIBO VALENTIA - Fermato nella tarda serata di eri, a Nicotera in provincia di Vibo, il boss Pantaleone Mancuso, 62 anni, pluripregiudicato, ritenuto esponente della famiglia mafiosa di Limbadi. L’operazione è stata condotta dai militari del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia, in collaborazione con quelli della Compagnia di Tropea e dello «Squadrone Eliportato Cacciatori» che hanno rintracciato il boss, sorvegliato speciale, gravemente indiziato dei delitti di omicidio e tentato omicidio aggravati dalle modalità mafiose e lo hanno sottoposto a provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica – Ddda. di Catanzaro. Le indagini hanno consentito di documentare il ruolo di Mancuso nella faida di 'ndrangheta che ha visto contrapposte le fazioni «Patania» e «Petrolo-Bartolotta» di Stefanaconi e la «Società di Piscopio» dell’omonima frazione di Vibo Valentia, con particolare riferimento all’appoggio fornito ai «Patania» per compiere il tentato omicidio del febbraio 2012 ed il successivo omicidio nel marzo dello stesso anno, del pregiudicato vibonese Francesco Scrugli. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo in mattinata presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Vibo Valentia.

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