venerdì 11 giugno 2010

Retata a Caltanissetta, ventidue arresti


Retata a Caltanissetta, ventidue arresti

Blitz della polizia a Caltanissetta
Sgominata organizzazione criminale


Vasta operazione della polizia, denominata in codice "Cobra 67" a Caltanissetta da parte della Squadra Mobile: eseguite 22 ordinanze di custodia cautelare. Gli affiliati all'organizzazione sono accusati di associazione per delinquere armata, finalizzata al traffico e allo spaccio degli stupefacenti e a numerosi altri reati come furti, ricettazione, detenzione e porto di armi, reati contro la persona ed in particolare minacce e violenze.


Con gli arresti la polizia ha fatto luce sulla catena di attentati incendiari verificatisi a Caltanissetta negli ultimi mesi e a individuare il gruppo di criminali che stava terrorizzando la città.

Un gruppo di emergenti
Secondo gli inquirenti, il gruppo era costituito da nuove leve con capiclan giovanissimi che stavano tentando di imporsi sul territorio. La banda voleva dominare nel quartiere "San Domenico", nel cuore del centro storico, dove il gruppo aveva dato fuoco a diverse auto sia per affermare il suo prestigio nel territorio che per vendicare torti subiti. In una sola notte erano state distrutte cinque vetture.

La lista degli arrestati
Gli arrestati sono Michael Calogero Junior Alba, 24 anni, Ivan Vincenzo Alletto, di 20; Marco Bellomo, di 40; Borino Michele Cusenza, di 19; Elia Salvatore Di Gati, di 20; Giuseppe Di Gati, di 26; Nunzio Di Stefano, di 29; Francesco Fiandaca, di 24; Antonino e Maurizio Giudici, rispettivamente di 44 e 47; Bechir Harchay di 20; Luigi Mannella di 49; Manuel Mosca, di 20; Davide Oliva, di 28; Alfredo e Mirko Palmeri, rispettivamente di 25 e 21; Carlo Sanfilippo, di 31; Alessandro Scarlata, di 36; Angelo Sferrazza, di 19; Danilo Villa, di 28; Raimondo Alletto, di 25; Davide Li Vecchi, di 22.

Droga e "pizzo"
A capo della banda, secondo gli investigatori, c'erano due 20enni - Manuel Mosca ed Elia Salvatore Di Gati - e il 26enne Giuseppe Di Gati, che avrebbero gestito un vasto giro di spaccio di droga attorno a pub e discoteche del Nisseno. I tre rubavano negli appartamenti l'oro che poi serviva per acquistare la droga da spacciare poi sul mercato. L'organizzazione avrebbe anche imposto con minacce e violenze dei "buttafuori" di sua fiducia al titolare di una discoteca, costretto a versare tra i 70 e i 100 euro a serata per avere assicurato una sorta di servizio di sicurezza all'esterno del locale. Per indurlo ad accettare la banda aveva provocato una serie di risse all'interno del locale, molestando clienti e danneggiando alcune autovetture.

Accuse di stalking a una ex
Uno dei componenti della banda è anche accusato di stalking a una donna che aveva deciso di interrompere una relazione con lui. Il malavitoso aveva picchiato un uomo trovato in compagnia della sua ex, aveva dato fuoco all'auto della madre di lei dopo che lei aveva deciso di lasciarlo. E dopo l'attentato, per costringere la donna a stare zitta le avrebbe mandato sms con la minaccia che l'avrebbe "fatta scomparire".

Nessun commento:

Posta un commento