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martedì 8 giugno 2010
Maxioperazione anti 'ndrangheta:52 arresti
Maxioperazione anti 'ndrangheta: le cosche nei lavori dell'A3, 52 arresti
Infliltrazioni: 52 arresti in Calabria
Vasta operazione della polizia nel Reggino contro presunti affiliati a potenti cosche della 'ndrangheta che erano riuscite a infiltrarsi negli appalti per i lavori di ammodernamento dell'A3. Emesse 52 ordinanze di custodia cautelare. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione mafiosa, omicidi ed estorsione. Coinvolte le famiglie Gallico-Morgante, Sgrò-Sciglitano e Bruzzise-Parrello, protagoniste di una sanguinosa faida.
L'inchiesta condotta dalla squadra mobile di Reggio Calabria e coordinata dalla Dda, ha evidenziato che le cosche della 'ndrangheta di Palmi imponevano la fornitura del calcestruzzo e una tangente del 3% alle imprese appaltatrici. I lavori sulla A3 erano completamente nelle mani delle imprese colluse che approfittavano del potere mafioso alle loro spalle per ottenere i lavori.
Le opere in questione sono quelle del quinto macrolotto che interessano il tratto compreso tra Gioia Tauro e Scilla. Secondo quanto emerso dalle indagini, l'arrivo dei cantieri nella zona di Palmi e gli appetiti per gli affari che ciò comportava, avrebbe portato a una ripresa dei focolai di violenza tra le cosche della zona, contrapposte, negli anni '80 e '90, in una sanguinosa faida che aveva provocato decine di morti.
Il meccanismo era già venuto alla luce nel 2007 con l'inchiesta, condotta sempre dalla mobile reggina, contro le cosche di Rosarno, Gioia Tauro e Limbadi (Vibo Valentia). Le indagini sono state coordinate dal procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone, dall'aggiunto Michele Prestipino e dal pm Giovanni Musarò.
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