mercoledì 16 giugno 2010

Intercettazioni, Anm: in 2009 132mila sotto ascolto


Intercettazioni, Anm: in 2009 132mila sotto ascolto

Lo scorso anno, le intercettazioni disposte dalla magistratura hanno riguardato oltre 132.000 "bersagli", in calo di circa 5.000 unità rispetto all'anno precedente.

Lo ha detto oggi l'Associazione nazionale magistrati citando i dati forniti dalle procure fino al primo marzo 2010.

La spesa liquidata per queste intercettazioni è stata per il 2009 di oltre 272 milioni di euro, un dato di poco superiore alla media di spesa degli anni 2003-2009, secondo i dati dell'Anm.

Lo scorso anno, le utenze telefoniche intercettate sono state 119.553, contro le 1243.326 del 2008. Le "cimici" piazzate in ambienti pubblici e privati sono state nel 2009 11.119 (10.894 nel 2008), mentre nella categoria "altre tipologie di bersaglio" sono rientrate 1.712 intercettazioni (1.866 nel 2008), per un totale di 132.384 obiettivi intercettati.

Il dato consolidato del 2008 è stato invece di 137.086 bersagli intercettati.

A fronte di questi dati, il costo sostenuto per i tabulati, le intercettazioni e il noleggio degli apparati è stato di 272.665.169 euro nel 2009, una spesa maggiore di quella sostenuta nell'anno precedente, che è stata poco superiore a 233 milioni di euro. Ma la spesa sostenuta l'anno scorso non è stata la maggiore degli ultimi sette anni, poiché nel 2005 furono spesi per le intercettazioni oltre 300 milioni di euro.

Commentando i costi delle intercettazioni, il vicepresidente dell'Anm Gioacchino Natoli ha detto che "si tratta di una spesa il più delle volte anticipata dallo Stato e che poi in caso di condanna dell'imputato dovrebbe essere recuperata attraverso il pagamento delle spese processuali. Se questo denaro non viene poi recuperato, il fatto non può essere imputato ai magistrati".

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