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venerdì 18 giugno 2010
Camorra, blitz contro i Casalesi
Camorra, blitz contro i Casalesi
Arrestati cinque affiliati al clan
I carabinieri di Caserta hanno eseguito 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti affiliati e fiancheggiatori della fazione dei Casalesi capeggiata da Francesco Schiavone, detto "Sandokan" e dal primo figlio del boss, Nicola, arrestato nei giorni scorsi, in un villino di Casal di Principe. I destinatari dei provvedimenti sono accusati di associazione di tipo mafioso, estorsione e violenza privata.
Le ordinanze sono state emesse dal tribunale di Napoli, su richiesta della DDA partenopea. L'accusa di violenza privata è aggravata dal metodo mafioso nei confronti dei familiari di alcuni collaboratore di giustizia. L'operazione è condotta dai Carabinieri di Casal di Principe e coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Napoli.
Palermo, fermati 15 esponenti cosca Porta Nuova
Avrebbero gestito estorsioni, traffico di droga e rapine. Per questo motivo 15 esponenti della costa palermitana di Porta Nuova sono stati fermati dai carabinieri, su ordine della DDA. L'operazione, denominata in codice "Eleio", costituisce lo sviluppo di un'altra inchiesta che alla fine del 2008 portò alla scoperta di un progetto per la ricostituzione della "cupola" mafiosa. Le indagini hanno permesso di risalire agli organigrammi del mandamento di Porta Nuova: al vertice della cosca personaggi di spicco come il "reggente" Gaetano Lo Presti, Giovanni Lipari, Gerlando Alberti, nipote e omonimo di uno dei capi storici di Cosa nostra, e Salvatore Milano. Individuata anche una sala scommesse che uno degli indagati, Antonino Abbate, utilizzava come proprio "ufficio".
Mafia, maxi blitz nel Barese: 31 arresti
Sono 31 le persone ritenute appartenenti a una organizzazione vicina al clan mafioso Di Cosola, nel Barese, e arrestate venerdì mattina dai carabinieri. L'operazione, denominata "Osiride", ha visto l'impiego di circa 200 uomini dell'Arma. I destinatari del provvedimento, tra cui figurano alcune donne, sono accusati, a vario titolo, di una lunga serie di reati: associazione per delinquere di stampo mafioso, rapine, estorsioni, ricettazione, detenzione e porto di armi clandestine. I reati sarebbero stati commessi a partire dal 2003 a Bari e nell'entroterra barese.
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