mercoledì 16 giugno 2010

Maxi operazione antidroga


Maxi operazione antidroga
















Licata - AGRIGENTO – Una vasta operazione antidroga dei carabinieri è stata eseguita nell’agrigentino: complessivamente sono 63 le ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari che i militari hanno eseguito a Licata ed in altri comuni dell’hinterland con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti. I provvedimenti a carico anche di donne e minori sono stati firmati dal Gip Alberto Davico su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento.
Cinquanta arresti. Sono 50 le persone arrestate dai carabinieri nell’ambito dell’operazione antidroga in corso dalla notte scorsa nell’agrigentino. Per otto degli indagati il Gip Davico ha disposto gli arresti domiciliari. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono: tentativo di omicidio, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione abusivi di armi, ricettazione,furto e violazione della legge elettorale. Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Agrigento e della compagnia di Licata sono state coordinate dai sostituti procuratori Santo Fornasier e Gemma Miliani. I particolari dell’operazione verranno illustrati, dal Procuratore della Repubblica Renato Di Natale e dal suo aggiunto Ignazio Fonzo nel corso di una conferenza stampa che si terrà oggi alle 11 nella sala riunioni della Procura della Repubblica di Agrigento.
Anche due donne e sei minorenni. Nell’inchiesta, oltre alle 50 persone già arrestate, comprese due donne, sono indagati anche sei minorenni per i quali è in corso di esecuzione un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale per i minorenni di Agrigento. Le bande di pusher, secondo le indagini dei carabineri, si rifornivano a Palermo, nel Nord Italia e in Germania. Le persone arrestate per la maggior parte sono di Licata; ordinanze sono state eseguite a Seveso nel Milanese, ed altrettanti a Sommatino, in provincia di Caltanissetta, a Palermo e in Germania. Nel capoluogo siciliano in carcere sono finiti due ex calciatori del Licata calcio, uno dei quali in passato ha militato nell’Akragas, la prima squadra di Agrigento. Nel corso dell’operazione sono stati impegnati circa 400 carabinieri con l’ausilio di un’unita cinofila di Palermo e un elicottero.Nell’inchiesta, oltre alle 50 persone già arrestate, comprese due donne, sono indagati anche sei minorenni per i quali è in corso di esecuzione un ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale per i minorenni di Agrigento. Le bande di pusher, secondo le indagini dei carabineri, si rifornivano a Palermo, nel Nord Italia e in Germania. Le persone arrestate per la maggior parte sono di Licata; ordinanze sono state eseguite a Seveso nel Milanese, ed altrettanti a Sommatino, in provincia di Caltanissetta, a Palermo e in Germania. Nel capoluogo siciliano in carcere sono finiti due ex calciatori del Licata calcio, uno dei quali in passato ha militato nell’Akragas, la prima squadra di Agrigento. Nel corso dell’operazione sono stati impegnati circa 400 carabinieri con l’ausilio di un’unita cinofila di Palermo e un elicottero.

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