lunedì 30 novembre 2009

San Cataldo, agguato al nipote del boss


San Cataldo, agguato al nipote del boss

CALTANISSETTA - Agguato a San Cataldo, a cinque chilometri da Caltanissetta: vittima Stefano Mosca, 44 anni, incensurato, titolare di un negozio di pompe funebri del centro storico, che si è salvato gettandosi sul pavimento e rimanendo ferito solamente ad una spalla.

A sparagli numerosi colpi sono stati due uomini incappucciati, armati di fucile e pistole, che hanno fatto irruzione nel locale di corso Vittorio Emanuele. I due sicari sono poi fuggiti a piedi per le vie retrostanti al negozio.

Mosca è stato soccorso da un conoscente che lo ha accompagnato in ospedale, sempre a San Cataldo, dove sarà sottoposto ad intervento chirurgico. L'uomo, sposato, è il nipote di Salvatore Calì, ex esponente di spicco della cosca di San Cataldo ucciso il 27 dicembre dello scorso anno mentre usciva dalla sua agenzia di pompe funebri di via Roma. Calì era stato scarcerato da alcuni mesi dopo avere scontato parecchi anni per associazione mafiosa.

I carabinieri lo scorso anno ipotizzarono che le nuove leve della mafia locale si stessero riorganizzando per eliminare i vecchi gregari e monopolizzare le attività illecite come le estorsioni ed il traffico di droga.

San Cataldo da anni è considerato un punto di rifornimento di droga per numerosi comuni del circondario, compresa Caltanissetta. Alcune settimane fa la Squadra mobile ha arrestato tre persone di San Cataldo, tutti pregiudicati, perché erano in possesso di fucili a canne mozze nascosti in un casolare.

Secondo la polizia venne bloccato in tempo, grazie ad alcune intercettazioni ambientali e a pedinamenti, un agguato nei confronti di qualche esponente di rilievo della cosca sancataldese.

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