giovedì 26 novembre 2009

Draghi: la mafia affossa l'economia del Sud


Draghi: la mafia affossa
l'economia del Sud


Il monito del governatore della Banca d'Italia: ancora allarmante il divario tra le regioni a Nord e il Mezzogiorno
ROMA
Nuovo allarme del Governatore di Bankitalia Mario Draghi per il Mezzogiorno. In particolare, sulla sua economia «grava il peso della criminalità organizzata» che «infiltra le pubbliche amministrazioni, inquina la fiducia tra i cittadini, ostacola il funzionamento del libero mercato concorrenziale, accresce i costi della vita economica e civile».

In particolare, è la sua analisi, «alla radice dei problemi del sud stanno la carenza di fiducia tra cittadini e tra cittadini e istituzioni, la scarsa attenzione prestata al rispetto delle norme, l’insufficiente controllo esercitato dagli elettori nei confronti degli amministratori eletti, il debole spirito di cooperazione: è carente quello che viene definito ’capitale socialè. Questi elementi richiedono una maggiore attenzione da parte di economisti e statistici». Informazioni accurate su questi fenomeni e la loro evoluzione «sono essenziali per valutare quali innovazioni, anche istituzionali, siano in grado di modificare lo stato delle cose».

Per Draghi, al Sud sono allarmanti anche i ritardi nei servizi. «Il divario tra sud e centro-nord nei servizi essenziali per i cittadini e le imprese rimane ampio. Le analisi che presentiamo oggi rivelano scarti allarmanti di qualità fra centro-nord e Mezzogiorno nell’istruzione, nella giustizia civile, nella sanità, negli asili, nell’assistenza sociale, nel trasporto locale, nella gestione dei rifiuti, nella distribuzione idrica. In più casi - emblematico è quello della sanità - il divario deriva chiaramente dalla minore efficienza del servizio reso, non da una carenza di spesa. Svolgere un’attività produttiva in Italia è spesso più difficile che altrove, anche per la minore efficacia della pubblica amministrazione; nel Mezzogiorno queste si accentuano».

E sempre sul Sud, il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti parlando alla Camera ha reso noto che il Governo porterà all’attenzione dei parlamentari la questione della fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno. Credo che sia una cosa ragionevole e compatibile con l’Europa«. Chi investe capitali al sud »per crerare occupazione e lavoro ha l’aliquota più bassa d’Europa, cioè il 5%«, ha spiegato Tremonti. Inoltre, il ministro ha chiesto alla commissione Bilancio di Montecitorio di confermare anche per il 2010 le risorse che il governo intende stanziare per gli ammortizzatori sociali e ha promesso che in finanziaria sarà fatto ancora di più rispetto all’anno precedente. »Sugli ammortizzatori sociali abbiamo concentrato tutte le risorse che avevamo e nella finanziaria vedrete che faremo di più - ha spiegato -. La realtà sul 2010 è ancora da gestire e da valutare con grande attenzione, se c’è bisogno di fare deficit si fa solo sulla cassa integrazione. È questa - ha sottolineato il ministro - l’unica causale che ha una cifra etica e morale condivisibile«.

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