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venerdì 20 novembre 2009
Mafia: Alfano Firma Regime Di Carcere Duro Per Il Boss Raccuglia
Mafia: Alfano Firma Regime Di Carcere Duro Per Il Boss Raccuglia
(ASCA) - Roma, 19 nov - Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano ha appena firmato il provvedimento di applicazione del regime detentivo previsto dall'art. 41 bis O.P. nei confronti di Raccuglia Domenico. Si legge, nelle motivazioni del provvedimento, che ''il detenuto risulta essere in grado di mantenere ancora contatti con gli esponenti delle organizzazioni criminali di appartenenza in liberta'''. ''Raccuglia - continua il documento - era annoverato tra i piu' pericolosi latitanti di cosa nostra in circolazione. Uomo di fiducia di Giovanni Brusca ne e' divenuto uno dei killer fidati e affidabili ed ha commesso, per conto di cosa nostra, diversi omicidi per i quali e' gia' stato condannato all'ergastolo. Raccuglia, inoltre - evidenzia il Ministro Alfano, nella parte motiva del provvedimento - ha contribuito attivamente alla segregazione di Giuseppe Di Matteo, figlio quattordicenne del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, sequestrato per 18 mesi in un bunker sotterraneo e successivamente ucciso e sciolto nell'acido. Conclude il provvedimento con l'affermare che l'adozione del regime detentivo speciale, di cui all'art.41bis O.P., nei confronti del detenuto Raccuglia Domenico si ritiene necessario per il collegamento del predetto Raccuglia con l'organizzazione operante all'esterno del carcere non interrotto per il solo fatto della detenzione''. A distanza di pochissimi giorni dall'arresto, dunque, come annunciato dallo stesso Alfano nelle ore immediatamente successive alla cattura, il pericoloso boss e' stato sottoposto al regime di carcere duro previsto per i piu' efferati criminali mafiosi.
Processo Per Estorsioni Nell'Ennese, Pm Chiede 111 Anni
(AGI) - Enna, 19 nov. - Al maxi processo su mafia ed estorsioni in corso al collegio penale del Tribunale di Enna, il pm ha chiesto condanne per 111 anni e 9 mesi di carcere. Sono 18 gli imputati di associazione per delinquere di stampo mafioso. Alla sbarra esponenti delle cosche di Enna, Caltagirone, Catania, Riesi e Messina per il "pizzo" imposto all'Ira Costruzioni, impresa che si aggiudico' il primo lotto di lavori del nuovo ospedale di Enna, e a commercianti e imprenditori.
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