giovedì 26 novembre 2009

Minacce di morte a Schifani


Minacce di morte a Schifani
Rafforzate le misure di sicurezza


La lettera con gli avvertimenti è
riconducibile ad ambienti mafiosi.
ROMA
Una lettera anonima, contenente minacce di morte nei confronti del Presidente del Senato Renato Schifani e dei suoi familiari - minacce apparentemente riconducibili, in base al testo, ad ambienti mafiosi - è stata recapitata per posta due giorni fa alla Presidenza di Palazzo Madama.

Schifani ha subito presentato denuncia alle forze dell’ordine. La lettera ha la data «Reggio Emilia, 21 novembre 2009» ed il timbro postale «Bologna cmp» con la stessa data. Nella lettera, ricca di particolari sulle abitudini e sui movimenti del Presidente del Senato, si sostiene che Schifani sarebbe «nell’occhio dei picciotti»; si afferma che durante «un incontro a Reggio Emilia» ci sarebbe stata una non meglio precisata «telefonata», e si lancia un avvertimento al Presidente del Senato: «Stia attento perchè è in pericolo la sua vita e quella dei suoi familiari». La lettera così conclude: «I cosiddetti perdenti sono per la resa dei conti». Secondo quanto si apprende, sono state rafforzate le misure di sicurezza a garanzia del presidente del Senato, soprattutto in Sicilia.

Manifestazioni di solidarietà nei confronti del Presidente del Senato sono giunte in mattinata dalle parti politiche. Il presidente della Camera Gianfranco Fini, ha telefonato a Schifani per esprimergli «solidarietà e vicinanza» riguardo alle accuse del pentito di mafia Gaspare Spatuzza.

Il portavoce del Pdl Daniele Capezzone ha dichiarato: «Mi auguro che la politica sia unita, senza eccezioni e stonature, nell’esprimere solidarietà al Presidente Schifani. Vale per lui e per ogni altro cittadino: è indecente che l’onore, l’identità, l’immagine, la reputazione di una persona possano anche solo per un momento essere appese a calunnie, invenzioni, accuse di criminali, più o meno pentiti». «L’attacco al Presidente del Senato Renato Schifani è vergognoso. - ha aggiunto anche il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo -. A Renato Schifani, di cui conosco ed apprezzo la grande correttezza e l’onestà va tutta la mia solidarietà umana e politica. L’imbarbarimento del clima politico-giudiziario, ha superato i livelli di guardia e rende palese il tentativo di destabilizzare le istituzioni».

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