domenica 29 novembre 2009

Mafia Cattolica Eraclea: Agrigento blitz antimafia ‘’Minoa’’.


Mafia Cattolica Eraclea : Agrigento blitz antimafia ‘’Minoa’’.

Dopo gli 8 arresti nell’ambito del blitz antimafia ‘’Minoa’’. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere. I dettagli dell’inchiesta, tra appalti ed estorsioni. (Angelo Ruoppolo)

Le ordinanze di custodia cautelare dell’inchiesta “Minoa” confermano i rapporti tra le famiglie Capizzi di Ribera e Terrasi di Cattolica Eraclea. Il 31 luglio del 2007 Paolo Capizzi, di Ribera, e’ a Cattolica Eraclea ed incontra Domenico Terrasi. Si discute per, tra virgolette, ‘’sistemare le cose tra Ribera, Cattolica, Agrigento e Porto Empedocle’’. Le contese tra i mandamenti del Belice – Sciacca e del Ribera – Burgio sono provocate dai lavori sull’acquedotto ‘’Favara di Burgio’’ e dalle estorsioni alle imprese impegnate negli appalti. Sul territorio di Cattolica e di Montallegro si sono catapultati 50 milioni di euro per la costruzione della condotta idrica, e la famiglia Terrasi, con il padre Domenico ed il figlio Giuseppe, avrebbe attivamente partecipato all’appalto con propri mezzi, manodopera ed imprese, dopo l’autorizzazione della famiglia Capizzi di Ribera. Le prime opere sono gli scavi nella frazione Sant’Anna. Poi, altro appalto: un incubatore d’impresa a Cattolica nell’ambito del Patto territoriale ‘’Terre Sicane ‘’ , aggiudicato ad una impresa di Palermo e su cui intervengono Domenico e Giuseppe Terrasi, Paolo Micciche’ e Gaspare Tutino. Poi, ancora, la costruzione di una centrale per la produzione di energia eolica in contrada Dell’Alvano ed Aquileia a Cattolica Eraclea dove la famiglia Terrasi si impegna, tramite un’apposita societa’, per l’acquisizione dei terreni di cui non ha disponibilita’ giuridica. Ed infatti, Terrasi acquista i terreni di proprieta’ di tale Andrea Vaccaro. Poi, altro episodio: Domenico Terrasi convoca, in presenza di Gaspare Tutino e Paolo Micciche’, Gaetano Sicurella, suocero di Paolo Sanzeri, che e’ capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Cattolica, e lo rimprovera aspramente perche’ il genero Sanzeri non e’ stato capace ad aggiudicare i lavori di manutenzione ordinaria delle strade esterne di Cattolica all’impresa di Paolo Micciche’. Poi, un imprenditore agrigentino ha dichiarato che suo padre e’ stato impegnato dal 1990 in poi a Cattolica nei lavori di una strada di penetrazione agricola appaltati dall’Esa. Per ottenere il lavoro fu pagata una tangente all’allora presidente dell’ Ente di sviluppo agricolo e ad un dipendente. Poi, nel corso dell’appalto, l’imprenditore e’ stato avvicinato da Domenico Terrasi che gli ha chiesto il pizzo del 4 per cento sull’importo dell’appalto, che e’ stato di 3 miliardi e 360 milioni di lire. Prima della richiesta il cantiere di Cattolica ha subito un atto intimidatorio: una bottiglia con dei cerini dentro un escavatore con il vetro rotto.

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