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sabato 14 novembre 2009
Napoli, camorra: arrestato latitante degli "scissionisti"
Napoli, camorra: arrestato latitante degli "scissionisti" Maurizo Errichelli, altri 6 arresti nel clan Birra-Iacomino di Ercolano
I carabinieri della compagnia Napoli Stella hanno arrestato il latitante Maurizio Errichelli, 24 anni, ritenuto elemento di spicco del clan camorristico degli Amato-Pagano, i cosiddetti “scissionisti” dei Di Lauro di Scampia. Errichelli è accusato di associazione a deliquere di tipo mafioso perdurante dal 2004.
Al giovane è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della Dda partenopea nell’ambito dell’operazione “C3″ che il 20 maggio scorso aveva portato agli arresti di decine di affiliati. Errichelli si nascondeva in un appartemento al terzo piano nel quartiere popolare di Secondigliano.
Per evitare l’arresto, ai militari ha mostrato una patente con false generalità e la sua foto. E un’altra importante operazione dei carabinieri della tenenza di Ercolano e del nucleo di Torre del Greco ha portato agli arresti di sei esponenti del clan Birra-Iacomino.
Tra i fermati anche il presunto reggente del gruppo camorristico, Marco Cefariello, 26 anni. Tutti sono accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni e detenzione illegale di materiale esplosivo, utilizzato per spaventare le vittime del racket attraverso attentati dinamitardi.
Il clan Birra-Iacomino da anni si scontra con i rivali Ascione-Apale per il controllo delle attività criminali, mercato della droga su tutte, sul territorio di Ercolano.
CAMORRA:ARRESTI NEL CASERTANO,NUOVE ACCUSE PER GRUPPO SETOLA
I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare, di cui 7 in carcere ed una agli arresti domiciliari, emesse dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea nei confronti di altrettanti esponenti della fazione dei casalesi, facente capo a Francesco Bidognetti. L'accusa per tutti è di concorso in tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi comuni e da guerra, aggravati dal metodo mafioso.
Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi figurano anche Giovanni Letizia e Alessandro Cirillo, ritenuti appartenenti al gruppo stragista di Giuseppe Setola e responsabili, insieme con il boss, di numerosi omicidi, tra cui l'uccisione di sei immigrati africani a Castel Volturno: per la strage si è aperto il processo, a S. Maria Capua Vetere.
I provvedimenti sono stati richiesti dai pm della Dda di Napoli, Marco del Gaudio e Antonello Ardituro, che hanno coordinato le indagini condotte dai carabinieri di Caserta sul tentato omicidio, avvenuto nel luglio di due anni fa a Villa Literno, di Vincenzo Ucciero, reggente del clan Tavoletta-Ucciero, l'altra fazione dei casalesi che contendeva al gruppo di Bidognetti il controllo delle estorsioni e dei traffici illeciti nella zona.
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