martedì 18 febbraio 2014

Riina junior a Padova, il no del vicepresidente della Provincia

 "Prima rinneghi suo padre e la mafia"


PADOVA. "Ci manca solo di dover pensare  anche al figlio di Totò Riina", visto che «alla Sicilia noi veneti stiamo già dando tanto e forse troppo visto che  continuiamo  a pagare i loro numerosi ed inutili stipendi che ci  costano quasi 1,5 miliardi di euro, circa 3mila miliardi delle  vecchie lire, in più rispetto al Veneto».

Lo afferma, in una  nota, Roberto Marcato, vice presidente leghista della Provincia  di Padova sulla volontà del figlio del boss di mafia di rimanere  a Padova dopo che, giovedì prossimo, avrà esaurito la propria  pena che stava scontando, in affido ai servizi sociali, nel  capoluogo euganeo.   «Giovedì prossimo si aprono 'le portè per Giuseppe  Salvatore, sarà un uomo libero - rileva Marcato -. E lui ha già  dichiarato di voler rimanere a vivere a Padova perchè questa,  ormai, è la sua città». «'Onorato di essere figlio di Totò  Riinà disse - ricorda Marcato -. Ecco caro Salvuccio, nulla  contro di lei ma solo quando rinnegherà pubblicamente suo padre,  la storia di suo padre e la mafia che lui per anni ha  rappresentato ai massimi vertici, ecco forse solo allora potrà  meritare di restare a vivere a Padova». 

Nessun commento:

Posta un commento