martedì 18 febbraio 2014

'Ndrangheta, maxi sequestro al clan Bonavota

Sigilli a beni per oltre 5 milioni di euro

Una operazione congiunta di polizia, finanza e carabinieri ha concluso il maxi sequestro di beni mobili e immobili, tra cui anche un tabacchino attivo a Roma, ritenuti come riconducibili al clan Bonavota di Sant'Onofrio



VIBO VALENTIA - La Guardia di Finanza e la Polizia della Questura Vibo Valentia, con il supporto dei Carabinieri della Stazione di Sant'Onofrio, hanno sequestrato stamane beni mobili ed immobili per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro ritenuti appartenenti al clan Bonavota che ha le sue "roccaforti" proprio nei comuni di Sant'Onofrio e Maierato.

Fra i beni sottoposti a sequestro su ordine del Tribunale di Vibo Valentia, sezione "Misure di Prevenzione", anche un tabacchino aperto a Roma che sarebbe riconducibile a Pasquale Bonavota, 39 anni, attualmente sotto processo nell’ambito del giudizio d’appello del processo nato dall’operazione antimafia "Uova del drago" scattata nell’ottobre del 2007. Altri componenti del clan erano stati già arrestati nei giorni scorsi nell’ambito dell’operazione antimafia denominata "Talitha Kumi", dal nome di una cooperativa agricola di Sant'Onofrio, nel Vibonese, presa di mira dal clan con il taglio di centinaia di alberi di ulivo.

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