martedì 4 febbraio 2014

“Onore ai piccoli grandi eroi del nostro paese” Salvatore Vaccaro Notte

XIV  anniversario dall'assassinio di mio fratello Salvatore Vaccaro Notte




5 Feb. "Salvatore Vaccaro Notte rappresenta la forza dei siciliani onesti e non si deve dimenticare il suo sacrificio" afferma il Presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia Sonia Alfano in una nota. "Salvatore Vaccaro Notte, nonostante l'omicidio del fratello Vincenzo, avvenuto pochi mesi prima - continua Sonia Alfano - non ha ceduto alle pressioni mafiose e ha continuato a tenere la schiena dritta, difendendo la propria dignità e quella del fratello, portando avanti da solo le indagini sull'assassinio.


Oggi - prosegue la Alfano - ricorre il XIV anniversario dalla sua morte e io voglio esprimere tutta la mia vicinanza ad una famiglia che ha pagato fin troppo per la propria onestà e rettitudine, e che si trova ancora sotto protezione per l'apporto dato dal fratello Angelo alle forze dell'ordine nelle indagini che hanno portato all'arresto di numerosi latitanti e portato alla luce traffici di armi e droga e collusioni tra mafia e politica nell'agrigentino".


http://www.soniaalfano.it/2014/02/05/vaccaro-notte-onorarne-la-memoria-tutelando-chi-denuncia/

 
Fu ucciso in un agguato nella mia proprietà, in tanti videro e sentirono ma nessuno dei testimoni (alcuni minacciati) si fece avanti a denunciare …

Un gruppo di “Bestie e rifiuto della società” tutti appartenenti alla COSCA locale da me battezzata e meglio conosciuta come "Cosca dei Pidocchi", gli posero un agguato , ferendolo gravemente a tradimento con due colpi di lupara alla spalla immobilizzandolo, per poi finirlo sparandogli a distanza ravvicinata alla testa. Furono utilizzate diverse armi da fuoco e esplosi decine di colpi per tenere lontani i cani da guardia che si avventarono e ferirono alcuni di questi criminali e “Figli di Puttana” che sono il rifiuto della società civile.

Un omicidio certo, ma anche un atto dimostrativo con il quale la cosiddetta “Cosca dei Pidocchi” intendeva mettere in chiaro quale sarebbe stata la fine di chiunque si sarebbe messo di traverso tra loro e gli affari. La mafia, lo sappiamo bene, non sopporta chi non abbassa la testa, chi non rispetta le “consegne”. Non tollera che nel proprio territorio qualcuno non si sottometta alla sua legge.

Lo sapevamo anche noi fratelli Vaccaro Notte, ma questo non costituì per noi un buon motivo per mollare…Vincenzo fu il primo ad essere assassinato. il 3 Novembre del 1999. Ma era da parecchio tempo prima che le voci in paese si facevano pressanti. In molti sapevano che qualcosa stava per succedere, ma i “Pidocchi” ebbero modo di agire indisturbati con la tacita complicità fasulla delle istituzioni dove un “Meschino Verme” appartenente alle forze dell’ordine faceva da talpa passando informazioni preziose al Clan della FECCIA locale;


La speranza oggi è che l’esempio di persone eroiche come i miei fratelli Vincenzo e Salvatore Vaccaro Notte, e prima di loro Libero Grassi e tutti quegli imprenditori liberi professionisti che decidendo di non cedere al ricatto mafioso hanno decretato la loro stessa condanna, serva come stimolo alle nuove generazioni.
Che la loro storia venga ricordata ed onorata da chi oggi si trova nella loro stessa situazione e da tutti coloro che hanno il dovere di denunciare anziché voltare le spalle a chi ha bisogno d’aiuto;

Qualcosa nel Sud sembra cambiare anche grazie alle numerose associazioni di giovani che hanno deciso di lottare per portare avanti l’idea di cambiamento.
Per questo oggi è fondamentale ricordare Vincenzo, Salvatore, Angelo, e le loro storie.

Che il sacrificio dei miei fratelli sia da esempio alle future generazioni da poter evitare il ripetersi di questi tragici eventi.

Angelo Vaccaro Notte 

 
 

Nessun commento:

Posta un commento