giovedì 27 febbraio 2014

Arzano, ancora un agguato di camorra: due uomini uccisi dai killer




NAPOLI - Ancora un agguato di camorra nel Napoletano. Uccisi in via Luigi Rocco, ad Arzano, due uomini. Sul posto i carabinieri. I due sono stati uccisi dai killer mentre erano all'interno di un centro estetico.

I nomi. Le vittime sono Vincenzo Ferrante, di 30 anni e Ciro Casone, di 57 anni. Sarebbero vicini al clan Moccia e non si esclude un collegamento con la catena di morti bruciati di queste ultime settimane.

La dinamica. I sicari sono entrati all'interno del locale ed hanno fatto fuoco più volte uccidendo i due. L'esecuzione è avvenuta in una manciata di secondi. Poi i sicari si sono dileguati. Ferrante era all'interno del centro per rifinire le sopracciglia. Poco distante c'era Ciro Casone: per i due non c'è stato scampo. Le modalità dell'agguato, avvenuto in via Luigi Rocco, inducono gli investigatori a seguire la pista dell'esecuzione di camorra senza però trascurare altre ipotesi.

Le indagini. I carabinieri della Compagnia di Casoria e del gruppo di Castello di Cisterna stanno lavorando per accertare chi era l'obiettivo dei sicari e per questo stanno scavando nel passato delle due vittime, ricostruendo le loro frequentazioni. Si valutano tutti gli elementi utili: dalla precisa ricostruzione della dinamica di quanto accaduto potrà venire certamente qualche indicazione in più. I carabinieri stanno passando al setaccio il luogo dove è avvenuto il delitto mentre all'esterno del locale - che si trova lungo una delle strade più frequentate di Arzano - sono giunti parenti dei due uomini, in preda alla disperazione.

Gomorra. La scena richiama inevitabilmente alla mente una delle scene clou del film di Matteo Garrone, Gomorra in cui avveniva una vera e propria strage proprio all'interno di un solarium.

La mattanza. Nelle ultime settimane nella zona a nord di Napoli sono avvenuti diversi fatti di sangue: due uomini uccisi e dati alle fiamme alla periferia di Caivano, un altro cadavere carbonizzato trovato a Grumo Nevano e ancora prima un'altra vittima tra Giugliano e Varcaturo.

Saviano. «Ad Arzano, esecuzione in un centro abbronzante, come nelle prime scene di Gomorra. E ci accusavano di descrivere una realtà inesistente...»: lo scrive in un tweet lo scrittore Roberto Saviano, autore di «Gomorra»

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