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sabato 17 marzo 2012
Mafia, oltre 100 mila al corteo di Genova nella giornata in ricordo delle vittime
Genova, 17 mar. (Adnkronos/Ign) - Oltre 100mila persone sono arrivate con 600 bus, due treni regionali e mezzi propri per prendere parte alla manifestazione di Genova in occasione della 17esima Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Lo hanno reso noto gli organizzatori. Il corteo, che ha lasciato piazza della Vittoria intorno alle 9.50 diretto a piazza Caricamento - Porto Antico, è stato aperto dal presidente di Libera don Luigi Ciotti. Presenti alla manifestazione anche i gonfaloni di decine di Comuni d'Italia con i sindaci in fascia tricolore.
"Le zone grigie ci sono anche nella Chiesa" ha detto don Ciotti nel discorso conclusivo. Dopo aver ricordato che nella Chiesa esistono "persone e forze meravigliose" il sacerdote ha sottolineato che "ci vuole più radicalità, più fermezza, i mafiosi sono fuori dalla comunione con la Chiesa ma lo sono anche le facce d'angelo, la zona grigia". La "zona grigia", secondo don Ciotti, è "il vero problema. La forza della mafia non sta nella mafia, è fuori, è in quella zona grigia costituita da segmenti della politica, del mondo delle professioni e dell'imprenditoria". Il presidente di Libera ha spiegato poi che "il concorso esterno in associazione mafiosa esiste ed è stato utile alla magistratura per incidere nella zona grigia". Quanto alla politica, ''ha cambiato il passo nel nostro Paese, ora c'è uno stile più sobrio, si sono avviati percorsi positivi ma la vecchia politica non si dà per vinta, è in agguato".
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al presidente di Libera scrive che "il costante impegno nel rinnovare il ricordo delle donne e degli uomini vittime della criminalità mafiosa contribuisce a sottrarre alle organizzazioni criminali spazi e occasioni di penetrazione e di consolidamento nella società. L'assoluta fiducia nei principi di legalità e di giustizia professati nella quotidiana azione di Libera costituisce un elemento essenziale per superare le sacche di opacità e di ambiguità che nutrono le più pericolose forme di delinquenza e umiliano la dignità di tanti onesti cittadini".
"E' con vivo compiacimento - afferma ancora il capo dello Stato - che saluto la diciassettesima edizione della giornata dell'impegno e della memoria, che ho posto volentieri sotto il mio alto patronato e che considero una tappa significativa del cammino di crescita civile e di riscatto sociale avviato con tenacia e coraggio dall'associazione Libera".
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