REGGIO CALABRIA – Beni per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro sono stati sequestrati o confiscati nel corso di tre distinte operazioni, coordinate dalla divisione polizia anticrimine della questura di Reggio Calabria, ad altrettanti appartenenti alla criminalità organizzata. In particolare, gli operatori di Polizia hanno eseguito, a Palmi, il decreto di sequestro emesso dal tribunale di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione, nei confronti di: Rosario Sgrò, 68 anni, del luogo. L’uomo è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione denominata "Cosa Mia" a carico di 52 persone accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso per aver fatto parte della cosca di 'ndrangheta "Gallico-Morgante-Sgrò-Sciglitano", operante nel territorio di Palmi e zone limitrofe. L’indagine, condotta dalla locale squadra mobile e dal commissariato di Palmi, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, eseguita nel giugno 2010, aveva consentito fare piena luce sui componenti e le attività illecite della 'ndrina, dedita alla commissione di omicidi, estorsioni, danneggiamenti ed altri gravi reati finalizzati all’infiltrazione mafiosa negli appalti relativi ai lavori di ammodernamento dell’autostrada A3.
Sgrò, secondo l’accusa, fungeva stabilmente da prestanome per conto della cosca, quale intestatario fittizio di numerosi appezzamenti di terreno e permetteva alla cosca di autofinanziarsi, vendendo periodicamente degli appezzamenti di terreno di cui risultava intestatario fittizio e consegnando le somme percepite agli elementi di vertice del sodalizio. Il provvedimento di sequestro e confisca beni riguarda 6 terreni agricoli siti nel comprensorio del Comune di Palmi; 2 immobili siti nel comprensorio del Comune di Palmi; 2 imprese individuali (compresi conti correnti e garanzie funzionali all’esercizio dell’attività aziendale) con sede a Palmi, esercenti attività di coltivazione di frutti oleosi e colture olivicole. Il valore stimato della confisca è di circa quattro milioni di euro.
Nella seconda attività di polizia, è stato eseguito un decreto finalizzato alla confisca nei confronti di Emilio Riggio, 56 anni, di Reggio Calabria, condannato per il reato di estorsione continuata in concorso. Gli accertamenti patrimoniali hanno dimostrato che i beni oggetto di confisca erano nella disponibilità del condannato, nonostante la sproporzione tra valore degli stessi ed il suo reddito dichiarato. Il provvedimento ha interessato 6 terreni siti nel comune di Reggio Calabria, di cui 5 in località Gallico ed uno in zona «Modena»; 3 abitazioni di tipo popolare site nel Comune di Reggio Calabria, di cui due in località S. Domenica ed una in località S. Lucia; un lastrico solare a Reggio Calabria,; 3 magazzini pure nel Comune di Reggio Calabria; quote relative alla S.A.S. Ri.service con sede a Reggio Calabria ed avente come oggetto sociale lavori generali di costruzioni di edifici; quote relative alla società «punto auto di riggio giuseppe&c.» con sede a Reggio Calabria ed avente come oggetto sociale il commercio all’ingrosso ed al dettaglio di autovetture e di autoveicoli leggeri; un’autovettura ed un motoveicolo. Il valore complessivo ammonta a circa un milione e mezzo di euro. Con la terza attività, personale del Commissariato di Gioia Tauro e dell’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine ha eseguito il decreto di confisca nei confronti di Domenico Reitano, 60 anni di Rosarno (RC), condannato per reati in materia di stupefacenti I beni oggetto di confisca, in questio caso, sono costituiti da un fabbricato a due piani per civile abitazione nel Comune di Rosarno (RC), del valore stimato di circa 500.000 euro.
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