Dieci arresti per il call center della droga
VICENZA - Dieci persone, di cui sette tunisini e tre italiani, sono stati arrestati dalla guardia di Finanza di Vicenza che ha così sgominato un'organizzazione di trafficanti di droga che gestiva un volume d'affari illeciti di 1,2 milioni di euro, smerciando circa 12 kg di eroina.
Nel corso dell'indagine, coordinata dal pm berico Antonella Toniolo, i finanzieri hanno monitorato 1.752 episodi illeciti e hanno segnalato 136 giovani alle Prefetture di residenza.
A far partire l'inchiesta la determinazione di una madre che, leggendo gli ordini di eroina fatti con sms sul telefonino del proprio figlio, che frequentava un centro di disintossicazione, ha prima affrontato con durezza il capo dell'organizzazione, un 28enne tunisino, e poi rivolgendosi ai militari delle Fiamme Gialle, collaborando per tutto il tempo delle indagini.
Il giovane immigrato gestiva l'attività di spaccio come una sorta di 'call center', ricevendo da un centinaio di clienti gli ordinativi, stando seduto in un bar e inviando i suoi 'galoppinì per le consegne. Dagli accertamenti svolti lo smercio dello stupefacente avveniva tra le province di Padova, Vicenza, Rovigo e Venezia, Pordenone e Udine. Tra settembre e novembre 2011, nello stesso filone di indagine, erano già state arrestate tra il padovano e il vicentino altre 4 persone.
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