Grazie alla mancata comunicazione del decesso del marito, una donna ha usufruito del vitalizio per quattro anni. Il figlio è stato denunciato per riciclaggio per avere spostato il denaro su un secondo conto
Intascavano due pensioni di una persona deceduta nel 2008. La truffa è stata scoperta dalla Guardia di Finanza, con il Gip del Tribunale di Castrovillari (Cosenza) che ha, di conseguenza, sospeso l’erogazione delle pensioni e ha fatto sequestrare, ai fini di una confisca, beni mobili per un valore di 45.000 euro. Protagonista della vicenda è una donna di Cassano Ionio che aveva omesso di comunicare la morte del congiunto, con la pensione che veniva accreditata su un libretto a risparmio postale nominativo. Ma i controlli dei finanzieri hanno fatto scoprire la truffa, che ha portato negli anni ad un percepimento, appunto, di circa 45.000 euro.
A seguito del blocco dell’erogazione della pensione, il figlio della signora aveva anche aperto un secondo libretto nominativo a risparmio, sul quale era stata trasferita la somma residua di 20.000 euro, tentando in tal modo di far perdere le tracce degli importi indebitamente percepiti. Madre e figlio sono stati segnalati alla Procura, la prima per il reato di truffa ai danni dell’Inps ed il secondo per riciclaggio. Ai due sono state sequestrate due autovetture, tre depositi a risparmio ed un conto corrente.
A seguito del blocco dell’erogazione della pensione, il figlio della signora aveva anche aperto un secondo libretto nominativo a risparmio, sul quale era stata trasferita la somma residua di 20.000 euro, tentando in tal modo di far perdere le tracce degli importi indebitamente percepiti. Madre e figlio sono stati segnalati alla Procura, la prima per il reato di truffa ai danni dell’Inps ed il secondo per riciclaggio. Ai due sono state sequestrate due autovetture, tre depositi a risparmio ed un conto corrente.
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