mercoledì 19 aprile 2006

Hai visto, ora devi morire

Archivio  la Repubblica.it  19 04 2000


francesco viviano
«Mi vogliono uccidere, aiutatemi». Impaurito, con i killer alle calcagna, un commerciante di Sant'Angelo Muxaro si è rifugiato sabato scorso nella caserma dei carabinieri del paese, sfuggendo così ai sicari che volevano eliminarlo. Doveva morire perché testimone di alcuni omicidi che tra dicembre e febbraio scorso hanno insanguinato le strade del piccolo paese dell'Agrigentino. Il «testimone», dopo avere raccontato ai militari quello che aveva scoperto e che la sua vita e quella dei suoi familiari era in pericolo, è stato trasferito in fretta e furia in una località segreta assieme alla moglie e ai suoi tre figli.

L'uomo sfuggito all'agguato è il titolare di un piccolo supermercato di Sant'Angelo Muxaro, 1.900 anime, a tre chilometri da Agrigento. Era stato testimone dell'omicidio di uno dei fratelli Vincenzo e Salvatore Vaccaro, assassinati a Sant'Angelo a tre mesi di distanza uno dall'altro. Oltre che testimone di uno degli omicidi, il commerciante aveva appreso particolari compromettenti su mandanti e killer. Aveva confidato il suo terribile segreto ad alcuni familiari. Ma anche gli assassini dei fratelli Vaccaro Notte, alcuni giorni fa, avevano saputo che il commerciante conosceva i dettagli di uno dei due delitti, e avevano quindi deciso di eliminare uno scomodo e pericoloso testimone.

E così sabato scorso due persone lo hanno seguito, ma l'uomo, intuendo che stavano per sparargli, ha cominciato a correre, per rifugiarsi, alla fine, nella caserma dei carabinieri. Ai militari ha raccontato quel che era accaduto, e a quel punto i carabinieri, dopo essersi consultati con il procuratore aggiunto di Palermo Sergio Lari, che coordina le indagini antimafia nella provincia di Agrigento, hanno deciso di trasferire il commerciante e la sua famiglia in una località segreta del nord Italia. Gli investigatori erano già in possesso di informazioni sui presunti mandanti e killer dei fratelli Vaccaro Notte, e il testimone aveva confermato le ipotesi degli inquirenti aggiungendo particolari sul movente e l'identità dei sicari.

I fratelli Vaccaro Notte, da anni emigrati in Germania, nell'ottobre dello scorso anno avevano deciso di rientrare nel loro paese d'origine. Avevano investito tutti i loro risparmi aprendo un'agenzia funebre che aveva, però infastidito la concorrenza rompendo alcuni equilibri. Nel dicembre scorso Vincenzo Vaccaro cade sotto il piombo dei killer. I suoi fratelli tentarono allora di farsi giustizia da soli cercando gli assassini, ma la loro inchiesta privata venne bloccata subito con un altro omicidio, quello di Salvatore. A quel punto i superstiti della famiglia si barricarono in casa e dopo qualche mese abbandonarono il paese ritornando in Germania.