Archivio la
Repubblica.it 19
04
2000
francesco viviano
«Mi vogliono uccidere, aiutatemi». Impaurito, con i killer
alle calcagna, un commerciante di Sant'Angelo Muxaro si è rifugiato sabato
scorso nella caserma dei carabinieri del paese, sfuggendo così ai sicari che
volevano eliminarlo. Doveva morire perché testimone di alcuni omicidi che tra
dicembre e febbraio scorso hanno insanguinato le strade del piccolo paese
dell'Agrigentino. Il «testimone», dopo avere raccontato ai militari quello che
aveva scoperto e che la sua vita e quella dei suoi familiari era in pericolo, è
stato trasferito in fretta e furia in una località segreta assieme alla moglie
e ai suoi tre figli.
L'uomo sfuggito all'agguato è il titolare di un piccolo
supermercato di Sant'Angelo Muxaro, 1.900 anime, a tre chilometri da Agrigento.
Era stato testimone dell'omicidio di uno dei fratelli Vincenzo e Salvatore
Vaccaro, assassinati a Sant'Angelo a tre mesi di distanza uno dall'altro. Oltre
che testimone di uno degli omicidi, il commerciante aveva appreso particolari
compromettenti su mandanti e killer. Aveva confidato il suo terribile segreto
ad alcuni familiari. Ma anche gli assassini dei fratelli Vaccaro Notte, alcuni
giorni fa, avevano saputo che il commerciante conosceva i dettagli di uno dei
due delitti, e avevano quindi deciso di eliminare uno scomodo e pericoloso
testimone.
E così sabato scorso due persone lo hanno seguito, ma
l'uomo, intuendo che stavano per sparargli, ha cominciato a correre, per
rifugiarsi, alla fine, nella caserma dei carabinieri. Ai militari ha raccontato
quel che era accaduto, e a quel punto i carabinieri, dopo essersi consultati
con il procuratore aggiunto di Palermo Sergio Lari, che coordina le indagini
antimafia nella provincia di Agrigento, hanno deciso di trasferire il
commerciante e la sua famiglia in una località segreta del nord Italia. Gli
investigatori erano già in possesso di informazioni sui presunti mandanti e
killer dei fratelli Vaccaro Notte, e il testimone aveva confermato le ipotesi
degli inquirenti aggiungendo particolari sul movente e l'identità dei sicari.
I fratelli Vaccaro Notte, da anni emigrati in Germania,
nell'ottobre dello scorso anno avevano deciso di rientrare nel loro paese
d'origine. Avevano investito tutti i loro risparmi aprendo un'agenzia funebre
che aveva, però infastidito la concorrenza rompendo alcuni equilibri. Nel
dicembre scorso Vincenzo Vaccaro cade sotto il piombo dei killer. I suoi
fratelli tentarono allora di farsi giustizia da soli cercando gli assassini, ma
la loro inchiesta privata venne bloccata subito con un altro omicidio, quello
di Salvatore. A quel punto i superstiti della famiglia si barricarono in casa e
dopo qualche mese abbandonarono il paese ritornando in Germania.