sabato 31 marzo 2012

La violenza delle 'ndrine finite nella "tela del ragno": ucciso e fatto a pezzi con la motosega

Il collaboratore di giustizia racconta la macabra scomparsa di Rolando Siciliano. Sono 63 le ordinanze di custodia cautelare contro gli esponenti delle cosche della provincia di Cosenza, colpite anche diramazioni in Lazio, Lombardia e Veneto. Il magistrato: «Dopo 30 anni ristabilita la legalità»

COSENZA - Una spirale di violenza che ha insanguinato la provincia di Cosenza, su cui ha fatto luce l'operazione "Tela del ragno", portata a termine dai carabinieri di Cosenza. E' dalla corposa ordinanza che ha portato in carcere 63 persone (5 ancora irreperibili), emergono fatti inquietanti. Come l'omicidio di Rolando Siciliano, assassinato il 20 maggio 2004. A raccontare tutto agli inquirenti è il collaboratore di giustizia Giuliano Serpa, e le parole sono drammatiche: “Fu ucciso da Tundis Francesco, Mazza Mario e Poddighe Fabrizio, a colpi di pistola”. Il cadavere “venne poi fatto a pezzi con una motosega” e occultato. Ma a tutt'oggi non si sa dove sono finiti i resti. E' così che le cosche si facevano giustizia, dunque.

Alla fine degli anni Novanta le cosche cosentine tornano a influenzare quelle della costa tirrenica, costituendo una nuova organizzazione finalizzata a commettere crimini mettendo una pietra sopra su ogni conflittualità del passato, compresa l'eliminazione dei cosiddetti scissionisti, Marcello Calvano, Vittorio Marchio, Francesco Bruni e Antonio Sena. Principale obiettivo l'attività estorsiva da estendere all'amministrazione pubblica.

Tutti i proventi illeciti dovevano essere versati in una cassa comune e divisi tra gli affiliati della nuova consorteria, guidati dal “capo zona” Mario Scofano. Ma qualcosa non funzionò come previsto, non tutti versavano i soldi nella cassa del clan. Una situazione che diede fastidio a Giuliano Serpa, il quale si staccò insieme al fratello Ulisse e a Giancarlo Gravina e formò un nuovo gruppo, che operò in altra fetta di territorio, ma in maniera pacifica con quello di Scofano. La tranquillità non durò però molto, forse anche per le nuove alleanze, e scaturì un'altra guerra di mafia che vedeva contrapposti gli Scofano - Martello e i Serpa Bruni.

Omicidi e tentati omicidi si susseguirono, tra cui, come accennato, l'uccisione di Rolando Siciliano, legato agli Scofano - Martello e che poco prima della sua scomparsa si era avvicinato ai Tundis, del gruppo dei Serpa, in particolare a Franco Tundis, amico di suo zio Romeo Calvano. Il trentenne fu prelevato e condotto nelle montagne di Fuscaldo. Il collaboratore racconta quindi che qui venne ucciso dopo che rilevò gli esecutori dell'omicidio di Pietro Serpa, avvenuto poco tempo prima.

L'OPERAZIONE. «Dopo 30 anni si è ristabilita la legalità» ha affermato il sostituto procuratore generale di Catanzaro Eugenio Facciolla, applicato alla Dda per coordinare l'inchiesta che, ha affermato il magistrato «è una grande operazione che disarticola alcune pericolose consorterie criminali».

Nell'inchiesta, denominata "tela del ragno" sono indagate complessivamente 250 persone. Gli arresti sono stati eseguiti oltre che in Calabria, anche nel Lazio, in Lombardia ed in Veneto, con la partecipazione di 500 militari dell'Arma, supportati da elicotteri e da unità cinofile.

Le cosche che sono state colpite sono Lanzino-Cicero di Cosenza (subentrata a quella dei Perna-Ruà), Muto di Cetraro, Scofano-Mastallo-Ditto-La Rosa e Serpa di Paola, Calvano e Carbone di San Lucido, Gentile-Besalvo di Amantea.

Tra gli arrestati ci sono anche gli autori e i mandanti di diversi omicidi che hanno insanguinato il Cosentino nell'ambito di una guerra di mafia che ha visto tra il 1999 e il 2004 i clan locali contendersi il controllo del territorio. In particolare sono stati ricostruiti 12 omicidi e tre tentati omicidi.

Ma tra le attività dei clan c'erano anche usura ed estorsioni. E secondo le indagini, coordinate dalla Dda di Catanzaro, la rete dei boss era riuscita a infiltrarsi anche in numerosi appalti pubblici della provincia, specie nella zona tirrenica. Su tutti, quelli relativi alla stazione ferroviaria di Paola, ma c'è anche un capitolo relativo alla Salerno Reggio Calabria. Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati anche beni per un valore di 15 milioni di euro.

Durante la conferenza stampa, il sostituto procuratore generale ha rivolto un appello ai cittadini: «Devono collaborare, devono avere fiducia nelle forze dell’ordine e della magistratura. Le risposte ci saranno come ci sono oggi». Il magistrato ha proseguito facendo esplicito riferimento ai commercianti, agli imprenditori e alle altre vittime della prepotenza mafiosa.


L'elenco

Le 58 ordinanze di custodia cautelare

Sono 58 le persone per le quali è scattato l'ordine di arresto nell'operazione "Tela del ragno". Alcune di loro si trovavano già in carcere

1. BRUNI GENNARO, NATO A CASTROVILLARI (CS), IL 16/01/1956, RESIDENTE PAOLA (CS);

2. BRUNI LUIGI, NATO A COSENZA IL 07/05/1985, RESIDENTE PAOLA (CS);

3. BUONO ANTONIO, NATO A PAOLA (CS) IL 08/12/1964, IVI RESIDENTE;

4. CALABRIA PAOLO, NATO A PAOLA (CS) IL 05/05/1979, IVI RESIDENTE;

5. CARATELLI GIOVANNA, NATA A ROMA IL 14/08/1971, IVI RESIDENTE;

6. CARBONE SERGIO, NATO A SAN LUCIDO (CS) IL 25/10/1958, IVI RESIDENTE;

7. CARUSO ALDO, NATO A PAOLA (CS) IL 11/04/1980, IVI RESIDENTE;

8. CASCARDO ROMOLO, NATO A PAOLA (CS) IL 01/02/1945, IVI RESIDENTE;

9. CRIVELLO VALERIO SALVATORE, NATO A CASALE M. (AL) IL 27/09/1979, RESIDENTE PREGANZIOL (TV);

10. CURIOSO GIUSEPPE, NATO A PAOLA (CS) IL 12/09/1979, IVI RESIDENTE;

11. D’ANGELO ANTONELLA, NATA A ROMA IL 17/01/1961, IVI RESIDENTE;

12. DESIDERATO FRANCESCO, NATO A PAOLA (CS) IL 03/10/1988, RESIDENTE FUSCALDO (CS);

13. ESPOSITO ANTONIO, NATO A FUSCALDO (CS) IL 27/01/1956, IVI RESIDENTE;

14. FOLINO GUERINO, NATO A PAOLA (CS) IL 31/07/1967, RESIDENTE DORNO (PV);

15. GUIDO GIACOMINO, NATO AD AMANTEA (CS) IL 24/06/1967, IVI RESIDENTE;

16. LA ROSA GIUSEPPE, NATO A PAOLA (CS) IL 06/11/1980, IVI RESIDENTE;

17. LA ROSA LUCA, NATO A PAOLA (CS) IL 18/09/1978, IVI RESIDENTE;

18. LA ROSA VINCENZO, NATO A PAOLA (CS) IL 09/01/1957, RESIDENTE ROMA;

19. LAMANNA DANIELE, NATO A COSENZA IL 03/05/1974, IVI RESIDENTE;

20. LO PIANO GIUSEPPE, NATO A FUSCALDO (CS) IL 09/12/1967, IVI RESIDENTE;

21. LOFARO PIETRO FRANCESCO, NATO A BELVEDERE MARITTIMO (CS) IL 02/04/1982, RESIDENTE PAOLA (CS);

22. MANNARINO PIER, NATO A MESSINA IL 18/07/1980, RESIDENTE AMANTEA (CS);

23. MANNARINO SONIA, NATA A FUSCALDO (CS) IL 09/02/1964, RESIDENTE PAOLA (CS);

24. MARTELLO ALESSIO, NATO A PAOLA (CS) IL 18/06/1990, RESIDENTE FUSCALDO (CS);

25. MARTELLO FRANCESCO, NATO A PAOLA (CS) IL 24/09/1988, RESIDENTE FUSCALDO (CS);

26. MATERA MARIO, NATO A COSENZA IL 18/08/1981, RESIDENTE SAN LUCIDO (CS);

27. MAZZA MARIO, NATO A PAOLA (CS) IL 18/07/1984, RESIDENTE FUSCALDO (CS);

28. NEVE GIOVANNI, NATO A CETRARO (CS) IL 25/02/1972, RESIDENTE FUSCALDO (CS);

29. PALERMO ALFREDO, NATO A PAOLA (CS) IL 21/05/1983, IVI RESIDENTE;

30. PODDIGHE FABRIZIO, NATO A PAOLA (CS) IL 04/11/1978, RESIDENTE FUSCALDO (CS);

31. PODDIGHE LUCIANO CARMELO, NATO A PAOLA (CS) IL 13/12/1981, RESIDENTE FUSCALDO (CS) ;

32. PUGLIESE ILARIO, NATO A PAOLA (CS) IL 12/11/1982, IVI RESIDENTE;

33. RAMETTA FABRIZIO, NATO A PAOLA (CS) IL 20/12/1972, RESIDENTE AMANTEA (CS);

34. SERPA GIANLUCA, NATO A PAOLA (CS) IL 24/03/1975, IVI RESIDENTE;

35. SERPA LIVIO, NATO A BELVEDERE MARITTIMO (CS) IL 23/09/1967, RESIDENTE PAOLA (CS);

36. SERPA MARIO, NATO A PAOLA (CS) IL 30/01/1953, SEMILBERO PRESSO CASA CIRCONDARIALE PAVIA;

37. SERPA NELLA, NATA A PAOLA (CS) IL 14/07/1955, IVI RESIDENTE;

38. TROMBETTA FRANCESCO PINO, NATO A PAOLA (CS) IL 07/04/1984, RESIDENTE FUSCALDO (CS);

39. ABRUZZESE GIOVANNI, NATO A COSENZA IL 23/07/1959, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE PARMA;

40. ALESSIO NATALE, NATO A COSENZA IL 25/12/1974, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE COSENZA;

41. ATTANASIO MARIO, NATO A COSENZA IL 01/05/1972, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE COSENZA;

42. BESALDO PASQUALINO, NATO AD AMANTEA (CS) L’11/06/1966, DETENUTO PRESSO CASA CIRC. ASCOLI P.;

43. BLOISE MICHELE, NATO A LAINO BORGO (CS) IL 02/03/1975, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE ROMA REBIBBIA;

44. CICERO DOMENICO, NATO A COSENZA IL 28/07/1957, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE VITERBO;

45. DITTO ANTONIO, NATO A SEMINARA (RC) IL 03/04/1950, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE NAPOLI SECONDIGLIANO;

46. DITTO GENNARO, NATO A PAOLA (CS) IL 21/09/1976, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE MESSINA;

47. GENTILE TOMMASO, NATO AD AMANTEA (CS) IL 28/02/1958, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE PARMA;

48. GIOFFRE’ CARMELA, NATA A SEMINARA (RC) IL 01/04/1954, DETENUTA PRESSO CASA CIRC: TARANTO;

49. GRAVINA GIANCARLO, NATO A COSENZA IL 17/05/1965, DETENUTO PRESSO CASA CIRC. VIBO VALENTIA;

50. LA ROSA DOMENICO, NATO A PAOLA (CS) IL 12/03/1955, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE MELFI;

51. LAMANNA CARLO, NATO A COSENZA IL 16/10/1967, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE SAN GIMIGNANO;

52. MARTELLO MARIO, NATO A PAOLA (CS) IL 25/01/1976, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE VOLTERRA;

53. MICELI UMILE, NATO A COSENZA IL 26/05/1966, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE COSENZA;

54. SCOFANO MARIO, NATO A PAOLA (CS) IL 21/03/1960, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE PALERMO;

55. SERPA SALVATORE, NATO A PAOLA (CS) IL 15/04/1987, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE COSENZA;

56. SIRUFO GIUSEPPE, NATO A PAOLA (CS) IL 05/04/1983, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE COSENZA;

57. TUNDIS FRANCESCO, NATO A COSENZA IL 04/02/1968, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE COSENZA;

58. VICCHIO PIETRO SEBASTIANO, NATO A SIRACUSA IL 31/07/1979, DETENUTO PRESSO CASA CIRC. ROSSANO.

Nessun commento:

Posta un commento