mercoledì 23 gennaio 2013

Progettavano una spettacolare fuga dal carcere


 Con tanto di elicottero: 4 arresti

Il velivolo avrebbe dovuto sorvolare il cortile del penitenziario
di Tolmezzo durante l'ora "d'aria" e prelevare due detenuti


UDINE - Avevano pianificato nei dettagli un progetto di evasione dal carcere di Tolmezzo con tanto di elicottero e grazie anche a un traffico di hashish e armi. Per questo motivo quattro persone sono finite in manette - i carabinieri del Ros stanno eseguendo i provvedimenti cautelari in questi momenti - con l'accusa di tentata evasione, corruzione, traffico di droga e armi.

L'operazione, che comprende anche 12 perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati in stato di libertà, in Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Piemonte.

L'elicottero, secondo quanto accertato dalle indagini - sviluppate in collaborazione con il comando della polizia penitenziaria locale e d'intesa con la Direzione centrale per i servizi antidroga - avrebbe dovuto essere utilizzato per sorvolare il cortile del carcere e prelevare due detenuti durante il periodo "d'aria" giornaliero.

Il piano. I familiari di due detenuti avrebbero noleggiato l'elicottero al vicino eliporto di Tolmezzo fingendosi ricercatori universitari. Il piano prevedeva, una volta in volo, il sequestro del pilota che avrebbe dovuto condurre il velivolo sopra il carcere e, proprio come in un film d'azione, gettare una scaletta in corda lungo la quale i due detenuti avrebbero dovuto issarsi. In questo modo - era il piano - avrebbero anche eluso posti di blocco e inseguimenti.

Un agente corrotto nel carcere. Le indagini dei carabinieri del Ros di Udine sono cominciate dopo la scoperta da parte della polizia penitenziaria, di un agente corrotto in servizio nel carcere. Questi aveva portato in carcere droga e armi bianche. L'agente è stato trasferito ad altro servizio e sostituito da un altro agente della penitenziaria e da un carabiniere dei Ros sotto copertura i quali hanno assistito all'ingresso in carcere di 100 grammi di hashish e di quattro coltelli a serramanico, consegnati in due occasioni dal fratello di uno dei due detenuti.

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