giovedì 12 luglio 2012

Spagna, scontri e tensione dopo i tagli a Madrid la polizia carica i minatori

Almeno 76 feriti negli scontri tra i manifestanti della «marcha negra» e gli agenti antisommossa. Crisi, il governo Rajoy taglia le tredicesime


MADRID - Violenti scontri tra i manifestanti della «marcha negra» e gli agenti antisommossa si sono verificati tra le 13 e le 14 di oggi di fronte al Ministero dell'Industria di Madrid. Settantasei persone sono rimaste ferite e almeno cinque arrestate. Fonti sul posto confermano che almeno una persona è rimasta ferita da uno dei proiettili di gomma sparati dagli agenti sui manifestanti, che hanno risposto tirando pietre contro i furgoni degli agenti. Lo scontro è durato poco più di un' ora. Il Servizio Medico SAMUR informa che tra i feriti ci sono almeno 12 minatori, 33 agenti e cinque assistenti alla marcia.

Il corteo.
Il gruppo di minatori e simpatizzanti, che da questa mattina protesta contro i tagli ai sussidi statali nel settore, è giunto davanti la sede del Ministero dell'Industria alle 12.30. Ma già dalle 13 il clima si è fatto più teso, quando alcuni manifestanti hanno provato ad abbattere le barriere messe a protezione della struttura e lanciato ininterrottamente contro gli agenti ogni tipo di oggetto, petardi, bottiglie e pietre. Alle 13.45 la polizia ha reagito scagliandosi contro i manifestanti con manganelli e proiettili di gomma. Dalle vie limitrofe sono giunti sul posto decine di agenti. L'aumento della tensione ha coinciso con l'arrivo dei veri protagonisti della manifestazione, i 200 minatori che hanno percorso 400Km a piedi fino da Asturias, Castilla-Leòn e Aragòn fino ad arrivare a Madrid.

Tredicesime tagliate.
Eliminazione della 13esima per i dipendenti pubblici già a partire da quest'anno, riduzione dei sussidi di disoccupazione a partire dal sesto mese, aumento dell'Iva dal 18% al 21%, riduzione del 20% delle sovvenzioni a partiti, sindacati e organizzazioni imprenditoriali nel 2013. Sono alcune delle misure annunciate oggi al Congresso dal premier Mariano Rajoy, per tagliare il deficit pubblico spagnolo di 65 miliardi nei prossimi due anni. Fra le nuove misure, che saranno in parte approvate dal Consiglio dei ministri di venerdì, anche «la liberalizzazione dei settori aeroportuale, portuale e dei trasporti», ha sottolineato Rajoy, con la previsione di privatizzazioni; la riforma dell'amministrazione pubblica e «la revisione integrale della funzione pubblica».

Rajoy: misure necessarie.
Le nuove misure anti-deficit si aggiungono al programma statale di tagli per 27,3 miliardi della spesa, e a quello di 16 miliardi per le regioni, già previsto per quest'anno nella Finanziaria. «So che le misure annunciate non sono gradevoli, ma sono necessarie, non c'è alternativa», le parole con le quali il premier ha giustificato la nuova pesante stretta dovuta alle condizioni imposte da Bruxelles, dopo aver tracciato «un panorama oscuro» della situazione economica spagnola.

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