martedì 5 giugno 2012

Abusivismo a Giovinazzo a giudizio 172 persone per costruzione 146 ville



BARI – Comincerà il 14 giugno prossimo, davanti alla sezione monocratica distaccata del tribunale di Bitonto, il processo a 172 persone coinvolte nell’indagine della procura di Bari sulla costruzione di 146 villette realizzate abusivamente nella zona artigianale di Giovinazzo.

Gli immobili, sotto sequestro dal 21 settembre 2010, sarebbero state costruite dopo il rilascio di autorizzazioni illegittime. Come illegittimo sarebbe anche l’iter amministrativo della lottizzazione: in fase di approvazione, infatti, non sarebbe stato richiesto il parere delle Ferrovie dello Stato, proprietarie di alcuni suoli nella zona, non sarebbero state rispettate le distanze di sicurezza dai binari, nè la superficie minima riservata ai parcheggi. L’inchiesta è partita quasi contemporaneamente all’inizio dei lavori, nel 2004. Secondo le indagini della sezione di Polizia municipale le villette sono state costruite in una zona che il piano urbanistico riserva al 75% ad insediamenti artigianali e al 25% ad abitativi. Dagli accertamenti è emerso invece che gli immobili costruiti hanno tutti la destinazione abitativa, con balconcini al piano terra che impedirebbero il passaggio per esempio di muletti, essendo quel livello destinato all’attività produttiva. L’intera area, del valore di 50 milioni di euro, è ancora sotto sequestro con la sola facoltà d’uso per i 34 lotti già abitati.

Gli abusi edilizi sono contestati dal pm inquirente, Renato Nitti, a costruttori, progettisti, direttori dei lavori, acquirenti e a due funzionari del Comune di Giovinazzo, l’ex dirigente dell’ufficio tecnico, Gaetano Remine, e l’attuale Vincenzo Turtutto, tutti accusati di lottizzazione abusiva.

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