Conto salato per un turista in un bar-gioielleria, non è la prima volta
Il costo di tre cappuccini e tre brioche in un bar vicino alla stazione di Pisa? Venticinque euro e ottanta centesimi. Troppo, anche per una città turistica come quella toscana. E immaginatevi l'espressione stranita del malcapitato turista spagnolo. Che chiede spiegazioni, immagina che ci sia un errore. Ma il barista è inflessibile: "Nessun errore".
Il cliente allora paga, ma mette in tasca lo scontrino e appena uscito dal bar-gioielleria va dritto dritto dai vigili urbani a mostrare il conto di una colazione troppo salata. Gli agenti, basiti, si recano presso il bar indicato dal turista: all'interno nessuna tabella indica i prezzi delle consumazioni, come prevede la legge. Una mancanza che fa scattare immediatamente una multa di 1000 euro ai danni del titolare, che in passato - hanno poi appurato i vigili - aveva già ricevuto sanzioni per lo stesso motivo.
Del resto, non è la prima volta che i “furbetti del cappuccino” vengono denunciati dai turisti. In passato, un episodio simile era accaduto anche in un bar di Firenze. In quel caso, era stato presentato un conto eccessivo per il gelato: un cono a 27 euro.
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