Scoperto dai carabinieri a Portella della Ginestra un poligono da tiro improvvisato con fusti di benzina e bombole come bersagli. Lì si esercitavano quattro uomini con armi da guerra. Tra i coinvolti Maurizio Pedicone
PALERMO. I carabinieri del Gruppo di Monreale hanno scoperto, a Portella della Ginestra (Palermo), quattro uomini che si esercitavano con armi da guerra, detenute illegalmente, in un poligono da tiro improvvisato con fusti di benzina e bombole come bersagli. Nel corso di diverse perquisizioni sono state sequestrate più di 400 tra armi e munizioni ed è stato scoperto un laboratorio per la modifica di armi, anche da guerra, nel quartiere palermitano di Cruillas. Tre dei quattro arrestati, tutti incensurati, sono collezionisti.
Tra i coinvolti c'è anche l'ex comandante dei vigili urbani di Palermo, Maurizio Pedicone, 51 anni. I quattro, incensurati, erano in tenuta da guerra e sparavano contro bersagli, come fusti di benzina, nelle campagne di Portella della Ginestra. A dare l'allarme ai carabinieri sono stati dei cacciatori che hanno sentito le raffiche delle armi. I militari hanno accerchiato i quattro arrestati che utilizzavano armi semiautomatiche: secondo indiscrezioni, Pedicone, avrebbe cercato di farla franca ricordando ai carabinieri il ruolo ricoperto. Dalle prime indagini, che hanno accertato anche l'esistenza di un laboratorio in cui venivano modificate le armi, i quattro da mesi ormai si esercitavano nel poligono illegale. Le analisi balistiche dovranno verificare se le armi ritrovate siano state utilizzate per commettere reati. Gli altri arrestati sono Federico Cuomo, 29 anni, proprietario del magazzino adibito a laboratorio, Silvestre Venturella, 49 anni, e Gabriele Di Pietro, 44 anni.
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