Il primo cittadino chiede «un'operazione di trasparenza e verità Sono stati evidenziati solo i casi limite, distorcendo la realtà»
BELLUNO - È ancora più arrabbiato di ieri il sindaco di Cortina Andrea Franceschi, sfogliando di primo mattino i giornali che riportano l'esito del blitz degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate a caccia di evasori. L'immagine della sua città, ladrona e godereccia, raccontata dalle prime pagine dei quotidiani, proprio non gli va giù. «Dalle prime verifiche effettuate ascoltando direttamente gli operatori controllati - puntualizza - è emerso che i dati forniti dall'agenzia delle Entrate sono stati palesemente manipolati per fare notizia e giustificare un'azione da stato di polizia. Pretendiamo un'operazione di trasparenza e di verità».
Franceschi difende gli imprenditori locali ma anche gli ospiti, vip e non, della località ampezzana. «Nessuno contesta la lotta all'evasione, anzi - rincara - tuttavia trovo inaccettabile che si voglia far passare gli imprenditori e gli ospiti di Cortina d'Ampezzo per evasori. I dati forniti ieri dall'agenzia delle entrate, analizzati con più calma, dimostrano come siano stati palesemente manipolati e confermano che si sia trattato di un'operazione puramente demagogica».
Parlando dei turisti, l'unico dato fornito, secondo il sindaco, riguarda 42 auto di grossa cilindrata intestate a cittadini che dichiarano meno di 30 mila euro di reddito e 16 auto intestate a contribuenti che hanno dichiarato meno di 50 mila euro. «Premesso che queste informazioni sarebbero state facilmente verificate dagli oltre 33.000 dipendenti dell'agenzia delle entrate semplicemente incrociando i dati dei registri ACI con quelli delle dichiarazioni dei redditi e stando in ufficio senza scomodare 80 agenti per azioni in stile hollywoodiano - replica - il dato vero però è che questi 58 casi individuati, anche se riguardassero tutti degli evasori fiscali, corrisponderebbero a poco più dello 0,1% sulle circa 50.000 presenze a Cortina del girono 30 dicembre».
Basta questo, si chiede, per dipingere tutti i turisti di una località come evasori? «L'accusa poi andrebbe estesa anche al Ministro della Giustizia Paola Severino, a personalità del calibro di Luca di Montezemolo e addirittura allo stesso direttore dell'agenzia delle entrate Attilio Befera - domanda ancora provocatoriamente - tutti in vacanza a Cortina nel giorno in questione? Credo proprio di no e certe generalizzazioni qualunquiste di questi giorni non hanno nessun fondamento».
Parlando poi del sistema imprenditoriale locale, secondo Franceschi, i dati forniti alla stampa dall'agenzia delle entrate «si limitano ad evidenziare solo i casi limite, per di più in percentuale e non in valore assoluto, finendo per distorcere la realtà». «Dire che il bar che ha fatturato di più rispetto allo stesso giorno del 2010 ha avuto un incremento del 40% per esempio non significa nulla - sottolinea -. Anche l'incremento sensazionale di un negozio di beni di lusso va analizzato con serietà, perché per esempio una gioielleria può stare intere settimane senza vendere nulla e poi avere la fortuna di veder entrare un principe arabo che spende cifre importanti».
All'Agenzia delle Entrate Franceschi muove perciò più di una critica: «ci vuole serietà nell'esposizione dei dati - attacca - e ascoltando diversi imprenditori che hanno subito il controllo, gli stessi mi hanno fatto vedere che i loro incassi sono stati perfettamente in linea con quelli del 2010 e anzi per alcuni negozi si sono registrate, ahimé, anche perdite del 20%-30%, informazioni che nel comunicato dell'Agenzia delle Entrate sono state volutamente nascoste perché avrebbero smontato tutta l'operazione».
Per questo il sindaco di Cortina fa sapere di aver richiesto ufficialmente al direttore dell'agenzia delle entrate Attilio Befera «di fornire tempestivamente e senza indugio alcuni dati». Franceschi ne elenca alcuni: «quanto hanno fatturato in più o in meno i bar rispetto allo stesso giorno del 2010 in valore assoluto? Quanto hanno fatturato in più o in meno i bar rispetto allo stesso giorno del 2010 in percentuale? Quali sono i dati per gli alberghi e per i negozi?». E ancora: «quante sono e a quanto ammontano le sanzioni comminate agli imprenditori di Cortina a seguito della verifica?». Quando arriveranno le risposte chieste, Franceschi si dice certo che «tutto il caso si sgonfierà come una grossa bolla di sapone e che l'equazione Cortina uguale evasione verrà rispedita al mittente».
Nessun commento:
Posta un commento