sabato 17 ottobre 2009

Processo Sicania 2


L’avvocato Pennica in aula: “Le accuse dei pentiti contro Stefano Fragapane sono contrastanti”

Tre ore e mezzo di arringa per tentare di convincere i giudici della Corte di Assise di Agrigento che Stefano Fragapane, classe 1978, figlio di Salvatore (indiscusso capo di cosa nostra fino a qualche tempo fa) non va giudicato per il rapporto di parentela ma sulle responsabilità oggettive emerse nel dibattimento in cui risponde degli omicidi di Salvatore Oreto, di Giovanni Alongi e del tentativo di omicidio di Silvio Cuffaro. Stefano Fragapane risponde anche degli omicidi di Vaccaro Notte Vincenzo e Salvatore, fratelli di Sant’Angelo Muxaro. Ad accusare l’imputato i collaboratori di giustizia Giuseppe Vaccaro, uomo di onore della famiglia di Sant’ Angelo Muxaro, e i fratelli Maurizio e Beniamino Di Gati. I fatti risalgono al 1999- 2000 e secondo la ricostruzione dei pubblici ministeri Miliani e Fulantelli (che hanno chiesto l’ergastolo) si inquadrerebbero nel contesto mafioso del mandamento di Santa Elisabetta.
Stefano Fragapane è stato arrestato il 14 luglio 2002 quando è stato trovato a Santa Margherita Belice per l’elezione dell’allora capo provincia Maurizio Di Gati sponsorizzato per la carica proprio dal giovane rampollo della famiglia Fragapane. Ironia della sorte nel procedimento in cui Fragapane è imputato ora è proprio Maurizio Di Gati a lanciare accuse ritenendolo responsabile a titolo di mandante dell’omicidio di Oreto, detto “il giurgintano”. La difesa, rappresentata dall’avvocato Totò Pennica, ha sviscerato le incongruenze dei collaboratori evidenziando che Di Gati riferisce per avere appreso del fatto dall’imputato e il collaboratore Vaccaro – che ha confessato l’omicidio – fornisce una dichiarazione difforme da Di Gati. Sullo stesso tenore il tono della difesa per gli omicidi Alongi e per il tentativo di omicidio di Silvio Cuffaro. Stefano Fragapane ha ascoltato l’appassionata arringa del difensore in video conferenza perché recluso al regime carcerario del 41 bis.
Così come il Padre di Stefano, Salvatore Fragapane, che ha ascoltato l’arringa anche egli in video conferenza perché imputato unitamente a Brancato Giuseppe del tentativo di omicidio Grassonelli avvenuto a Sant Angelo Muxaro nel 1991. L’udienza è stata aggiornata a lunedì, data nella quale l’imputato svolgerà dichiarazioni spontanee, Poi la Corte di assise si ritirerà in camera di consiglio.

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